Campania, Confapi jr: «No cemento selvaggio, ma serve sanatoria»

Napoli – «Sulla legge anti-abusivismo della Regione Campania non si deve cedere alla pancia della piazza né si deve scadere nella guerriglia ideologica: servono equilibrio e buon senso. Il tema riguarda decine di migliaia di cittadini».

A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.

«Esiste un problema sociale, in Campania, che non si può far finta di ignorare, e riguarda quanti rischiano di perdere la casa – aggiunge – tanto a Napoli quanto nelle altre province. Il governatore De Luca aveva individuato una strada che ora è stata impugnata dal Governo davanti alla Corte Costituzionale. Ma questo non significa riaprire nuovamente il fronte delle polemiche che era stato faticosamente chiuso».

«Una soluzione ragionevole e “politica” è necessaria – prosegue Marrone – perché, in caso contrario, ci troveremmo nella condizione in cui migliaia e migliaia di abitazioni verrebbero rase al suolo lasciando, prive di un tetto, altrettante famiglie. Uno scenario apocalittico».

«L’abusivismo edilizio è una delle piaghe dei nostri territori e bisogna combatterlo con tutti i mezzi, e la indicazione di specifici requisiti, specificati dalla norma regionale come condizione necessaria per ottenere una “sanatoria”, era la garanzia di legalità del procedimento amministrativo. Chi ne è sprovvisto, non può attendersi altro che l’abbattimento dell’abitazione. Perché lo Stato – conclude Marrone – non può tollerare atteggiamenti furbeschi o di aggiramento delle regole».

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