A Caserta l’attivo regionale della Ugl Igiene Ambientale

Caserta – Si è concluso a Caserta, nella centralissima Piazza Ruggiero l’attivo regionale della categoria igiene ambientale della Ugl Campania. Numerosissimi i delegati provenienti dalle diverse province della regione che si sono misurati sulle problematiche lavorative alla presenza del Segretario Nazionale Roberto Favoccia. “Ci prepariamo ad una fase di rinnovo delle cariche sindacali” ha argomentato il sindacalista durante il suo intervento “nel contempo siamo impegnati nella discussione relativa al contratto nazionale di lavoro dal quale, considerando che in regioni come la nostra dove abbiamo numeri superiori agli altri, non possiamo essere esclusi. Ci incontriamo in Terra di lavoro perché il modello della locale Utl, basato su impegno, professionalità e confederalitá, è il più vicino a quello della nostra categoria”.

A seguire il Segretario Provinciale di Napoli Ciro Buonomo ha ricordato come i grandi gruppi imprenditoriali del nord stiano provando ad escludere la Ugl dai tavoli di categoria. Per Massimiliano Cafano di Salerno va ribadito che la Ugl opera nel solco di una storia lunga 70 anni che non consente a nessuno strumentalizzazioni di sorta. Antonietta Schiano ha ricordato come negli ultimi anni siano progressivamente calati gli importi dei premi di produttività mentre Giovanni Rocco ha spaziato sulla organizzazione del sindacato, e ringraziato per la disponibilità ricevuta a Caserta.

Numerosi gli intervenuti: Marianna Grande (Autonomie), Mauro Naddei (Metalmeccanici), Marinella Laudisio (Salute), Luca Tortora (Sicurezza Civile), Malick Diaw (Sei), Pasquale Brancaccio (Costruzioni) i quali hanno tutti parlato della coesione tra le categorie come un valore e di come Palumbo, Favoccia e Capone siano indispensabili punti di riferimento per il presente ed il futuro.

Lo stesso Palumbo si è dichiarato onorato per i riflettori accesi a Caserta da quella che ha definito come una delle categorie più collaborative ed ha rinnovato la volontà di assistere l’Igiene Ambientale sui tavoli prefettizi.

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