All’istituto Tecnico Buonarroti di Caserta, l’angolo dei nuovi stili di vita

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FOTO INCONTRO CON PADRE SELLA
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Caserta – Il corrente anno scolastico dell’Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta è nato all’insegna dei  “Nuovi stili di vita”, un percorso di formazione e riflessione che ha visto impegnati dallo scorso settembre gli alunni dei vari indirizzi e che ha portato all’inaugurazione dell’angolo dei “Nuovi stili di vita”, l’11 dicembre durante il concerto conclusivo della manifestazione Natura e Musica tenuto dalla Corale dell’Istituto, seguita da un seminario di due giorni il 21 e il 22 gennaio alla presenza del Padre Missionario Adriano Sella, autore di otto proposte per una vita più semplice e più felice sul modello delle otto Beatitudini Evangeliche e sull’esempio dell’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco.

La due giorni di riflessione, fortemente voluta dalla dirigente del Buonarroti Antonia Di Pippo ed alla quale hanno dato il loro contributo i numerosi docenti dell’istituto, in primis quelli di religione, si è aperta giovedì pomeriggio con una manifestazione che si è svolta in un’aula magna gremita, alla presenza dell’illustre ospite Padre Sella e di tanti alunni, genitori e insegnanti. Sono stati proposti canti dal Coro Polifonico diretto dal Maestro Pietro Di Lorenzo e letture che hanno fatto riflettere su tanti temi (emarginazione, immigrazione, giustizia sociale, senso di responsabilità, indifferenza verso il prossimo) al centro dei lavori realizzati dai ragazzi durante questa prima fase dell’anno e illustrati a padre Sella nella giornata del venerdì. “L’angolo dei nuovi stili di vita – ha spiegato la dirigente Di Pippo – è la risposta a Papa Francesco quando, nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium sull’annuncio del vangelo nel mondo attuale, ha scritto:“Ogni comunità discernerà quale sia il cammino che i segni dei tempi chiedono per avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie”. Infatti, è compito della scuola supportare i giovani nel processo di auto identificazione dei propri buoni talenti  per il benessere della casa comune, scuotere dall’indifferenza, promuovere la responsabilità personale e collettiva, far conoscere i problemi del territorio in materia ambientale e sociale, promuovere azioni di miglioramento del comportamento personale e collettivo”. Nello specifico l’angolo, allestito all’interno dell’istituto attraverso cartelloni, immagini e plastici, è costituito da tre elementi: uno dedicato all’illustrazione della filosofia dei nuovi stili di vita così come ideati e proposti da Padre Adriano Sella e dal suo gruppo;  il secondo pone le coordinate di riferimento delle azioni necessarie al recupero del benessere per tutti e per ciascuno; il terzo propone un itinerario di sobrietà.

Padre Sella, che ha vissuto tanti anni in Brasile, in un ampio territorio dell’Amazzonia dove ha accompagnato la ricca realtà delle comunità ecclesiali di base collaborando con i tanti contadini che rischiavano di perdere la terra a causa della forte concentrazione della terra nelle mani dei pochi ma grandi latifondisti e ha potuto apprezzare e difendere la cultura e la vita molto interessante degli Indios, nel suo intervento ha invitato ad assumere l’impegno dei nuovi stili di vita lavorando sul positivo, facendo leva sul bene che ciascuno può fare ogni giorno, a km 0.  Ha spiegato che è arrivato a stilare una lista dei nuovi stili di vita partendo dal grido del Sud del Mondo: dal grido della terra devastata dagli uomini che sta spingendo interi popoli ad emigrare a causa della siccità e delle inondazioni e dal grido dei poveri costretti a scappare per miseria o per la guerra. Stiamo consumando più di un pianeta e mezzo di quanto possiamo fare – ha avvisato Padre Sella –   il grido va ascoltato perché solo così riusciamo a capire meglio e a poter intervenire”. Nel suo intervento si è basato su parole chiavi sulle quali ha fatto riflettere: grido, relazione, bellezza, responsabilità, educazione: “Tutte parole forti connesse e collegate tra loro. Lo stesso Papa Francesco nella sua Enciclica – ha sottolineato il missionario – evidenzia il bisogno della relazione, l’ossigeno della vita; pone il problema del consumismo eccessivo: abbiamo troppe cose, ma poche relazioni; fa riflettere sulla bellezza del creato: il brutto non coinvolge, il bello sì; riconosce la relazione di responsabilità per custodire la bellezza: quando si apprezza qualcosa, si cerca di difenderla; sostiene l’educazione per tirare fuori qualcosa di buono che c’è in noi”. Questa brillante iniziativa che si è conclusa venerdì 22 gennaio si collega al progetto “Leggere la Laudato sì” adottato dal Buonarroti nell’ambito del Pof quale strumento di lotta all’individualismo e all’antropocentrismo dilagante. Dalla lettura dell’Enciclica è nata quindi l’esigenza di fare concretamente qualcosa per migliorare il comportamento nei confronti dell’ambiente e delle persone. I lavori preparati dagli alunni sotto forma di video, power point, immagini e cartelloni, sono stati molto apprezzati da Padre Sella che si è complimentato con gli stessi giovani, con i docenti e la dirigente Di Pippo perché, ha detto prima di lasciare l’istituto: “Siete stati capaci di tirare fuori i talenti dei giovani, quello che di bello, di bene e di  positivo c’è nei nostri ragazzi”.

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