Ambc: “Piano di riequilibrio, tari e farmacia comunale”

Mondragone – Il gruppo AMBC in una nota inviata alla nostra redazione: “Alla fine non abbiamo potuto sapere se ci si è introdotti abusivamente (commettendo un reato) nel Campo sportivo comunale, che è tuttora un “cantiere aperto” e, quindi, impraticabile e privo di collaudo, oppure si è stati autorizzati formalmente e, in questo caso, da chi e sulla base di quale procedura regolamentare e a fronte di quali tariffe incassate.

L’unica reazione è stata di parte, che –proprio perché di una parte già conosciuta– non aggiunge nulla, a parte i toni. Dalle parti del Sindaco, invece, soltanto un assordante silenzio. Sindaco che avrebbe avuto invece il dovere di intervenire e chiarire, ristabilendo verità, correttezza e legalità. E difendendo una forza politica, il Movimento Mondragone Attiva e il Consigliere Pizzella che hanno fatto soltanto il proprio dovere civico e politico. E così, non prendendo posizione, lasciando spazio all’ambiguità, tollerando e ammiccando sottobanco, non solo ci si scarica delle proprie responsabilità – anche per i ritardi sia nei lavori che nella scelta di come gestire una tale struttura-, addossandole magari a chi si limita a fare il proprio dovere, ma si alimentano conflitti e si dà soprattutto un altro colpo alle regole democratiche, già fortemente traballanti. In tutta questa vicenda qualcuno dovrebbe vergognarsi, ma a farlo non dovranno essere né i dirigenti della società calcistica né il Movimento Mondragone Attiva o l’AMBC e né quanti pretendono giustamente che le strutture sportive comunali siano di tutti i cittadini e gestite nella legittimità e con trasparenza (e senza continuare a sfasciare ancora di più le casse comunali).

Il sindaco Francesco Lavanga ha però trovato il tempo di comunicare che quest’anno ci sarà il servizio di scuolabus. Ma anche in questo caso Mondragone Attiva ha fatto correttamente notare l’anomalia di un costo passato dai 25 mila € previsti dall’avviso per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse a fornire il servizio, ai 53 mila € (una cifra più che raddoppiata), quando, non essendo pervenuta alcuna disponibilità, si è passati all’affidamento diretto: https://www.facebook.com/movimentomondragoneattiva/,

L’AMBC aggiunge alla questione un’altra considerazione.

Sappiamo che il trasporto scolastico non rientra nei servizi pubblici locali a domanda individuale e che la copertura deve avvenire– purtroppo- mediante i corrispettivi versati dai richiedenti il servizio. Quindi, è del tutto esclusa la gratuità per l’utenza. Una giurisprudenza ormai consolidata ha stabilito infatti che non è possibile l’erogazione gratuita del servizio di trasporto scolastico e che va necessariamente prevista la corresponsione di una quota di partecipazione diretta, che dunque presuppone un versamento, anche graduato, da parte degli utenti. La stessa Corte dei conti della Campania con deliberazione n. 222/2017, rispondendo ad un quesito posto dal comune di Sessa Aurunca, dopo aver chiarito che “si deve ritenere che il servizio di trasporto scolastico, sia pleno iure un servizio pubblico di trasporto, pertanto escluso dalla disciplina normativa dei servizi pubblici a domanda individuale”, conclude affermando il principio che “nell’erogazione del servizio, gli enti: – dovranno motivare, a pena di illegittimità, l’eventuale gratuità del servizio in funzione di un interesse pubblico, tanto più se il servizio assume carattere generalizzato; – saranno tenuti, in sede di copertura, alla stretta osservanza delle disposizioni dell’art. 117 TUEL, in particolare il principio dell’equilibrio ex ante tra costi e risorse a copertura, principio che riguarda indistintamente tutti i servizi pubblici erogati dall’ente locale, a prescindere dalla forma contrattuale di affidamento del servizio (Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza 3 maggio 2012 n. 2537)”.

 Non solo, ma l’art. 5, comma 2, D.Lgs 63/2017 stabilisce che: “(…) 2. Le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, assicurano il trasporto delle alunne e degli alunni delle scuole primarie statali per consentire loro il raggiungimento della più vicina sede di erogazione del servizio scolastico. Il servizio è assicurato su istanza di parte e dietro pagamento di una quota di partecipazione diretta, senza nuovi o maggiori oneri per gli enti territoriali interessati (…)”. E, infine, non va mai trascurata la delicata situazione di predissesto del comune di Mondragone e il fatto che è stato presentato un Piano pluriennale per cercare di far fronte ad una massa debitoria ingente. Una situazione che anche per il servizio di scuolabus non sembra sia stata però tenuta in debito conto. E’ forse il caso di considerare la proposta di Mondragone Attiva e di revocare tutto in autotutela. L’Associazione Mondragone Bene Comune-AMBC farà comunque menzione anche di questa questione nel suo esposto alla procura della Corte dei conti che a giorni sarà consegnato.

Un’ultima annotazione, sempre a proposito di trasporto scolastico: nell’elenco dei comuni che hanno ricevuto il contributo per l’anno 2023 per il potenziamento del servizio di trasporto degli studenti con disabilità non abbiamo rinvenuto risorse per il comune di Mondragone: https://dait.interno.gov.it/finanza-locale/documentazione/decreto-17-maggio-2023.  Ci sono Cellole, che ha ricevuto 10.436,23 €, Falciano del Massico, che ha avuto 3.478,74 €, Carinola, che ha avuto 6.957,49 €, Castel Volturno con ben 76.532,39 € e Sessa Aurunca, che ha ricevuto 24.351,21 €. Alla voce “Mondragone”, l’Allegato B “Utenti e Riparto risorse aggiuntive” del decreto ministeriale riporta “0,00”.

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