Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada attacca il primo cittadino Giuseppe Sagliocco

Aversa – “Nei prossimi giorni gli alcol test acquistati con i fondi raccolti dal gazebo collocato appositamente in via Garibaldi dai volontari dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e consegnati,  in maniera ufficiale, al primo cittadino che, a sua volta, li ha consegnati alla polizia municipale, per essere distribuiti agli agenti, verranno usati insieme ad un apparecchio misuratore del tasso alcolico identico a quello in dotazione alla polizia di Stato che ha valore diagnostico indiscutibile”.

Questa la risposta data dagli organi municipali preposti al settore alla domanda di Biagio Ciaramella, responsabile dell’Aifvs, che aveva necessità di far conoscere ai cittadini il risultato dell’impegno dimostrato, collaborando alla raccolta di fondi. Era il 31 maggio 2014, ad oggi quegli alcol test sono ancora in qualche armadio della caserma dei vigili urbani e dell’alcol test di cui avrebbe dovuto datarsi il corpo di polizia cittadina non si ha notizia. “Eppure oggi più che mai sarebbe necessario controllare quanto bevono i giovani che si mettono al volante, in particolare se frequentatori della movida aversana” dice Ciaramella denunciando l’assenza dell’amministrazione in fatto di prevenzione. “L’associazione –aggiunge- non ha raccolta fondi per avere la foto con il sindaco sui media, ma per sollecitare un controllo più che mai necessario se si vogliono prevenire incidenti, spesso mortali, causati da giovani che guidano dopo aver fatto il pieno di alcol e assunto droghe, come viene dimostrato spesso dalle indagini    ”. “E’ inaccettabile che il sindaco non si attivi dopo aver assicurato l’attenzione dell’amministrazione sulla sicurezza stradale e la prevenzione, affidando i nostri alcol test al consigliere Vargas che ne aveva garantito l’uso insieme allo strumento che sarebbe stato acquistato dall’Ente”.

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