Belforte vuota il sacco, le ruspe trovano un cadavere a Marcianise

Marcianise – Il pentito Belforte vuota il sacco, infatti sono in corso scavi in un’area nel comune di Marcianise, in provincia di Caserta.

Da stamane le ruspe sono in azione sotto il diretto controllo dei Carabinieri in una zona vicina al velodromo. Si cercano i resi di due cadaveri. I carabinieri e i vigili del fuoco hanno già ritrovato i resti di Orlando Carbone, nato nel 1966, ucciso a vent’anni insieme a un’altra persona che aveva preso parte alla strage di San Martino, avvenuta a Marcianise l’11 novembre del 1986. Ufficialmente Carbone era ancora ricercato perché doveva scontare un mese di reclusione. A parlare del duplice omicidio, di cui gli inquirenti non avevano avuto mai notizia, è stato il capoclan dei Belforte, Salvatore Belforte, di recente diventato collaboratore giustizia.

L’altra persona di cui si stanno cercando le spoglie si chiamava Giuseppe Tammariello, soprannominato “Pinuccio o’ romano”, invalido in quanto gli mancava un braccio. Di lui, probabilmente, non si troverà il corpo: secondo quanto si è appreso, infatti, siccome facilmente riconoscibile per la sua invalidità, dopo l’omicidio fu deciso di distruggerne il cadavere sciogliendolo nell’acido. Sul terreno indicato dal collaboratore di giustizia Salvatore Belforte, dove oggi sono stati trovate le spoglie di Orlando Carbone, sono giunti, poco fa, il pm antimafia di Napoli Luigi Landolfi e il colonnello Giancarlo Scafuri, vertice del comando provinciale dei carabinieri di Caserta. Le attività di ricerche sono coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che sta agendo per riscontrare le dichiarazioni del pentito Salvatore Belforte.

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