Bonifica bloccata, il Costanzo furioso: “C’era da aspettarselo, chiedo incontro in Regione”

San Marcellino – Una strada senza vie d’uscita. L’emergenza rifiuti a San Marcellino è diventata davvero incontrollabile e il tunnel che porta alla soluzione del problema è praticamente barrato da cumuli di immondizia che, ancora una volta, non verranno portati via.
E’ questa la constatazione doverosa, successiva ai sette/otto giorni abbozzati di bonifica, la quale, domani, si bloccherà ufficialmente. La decisione della società “Campania Ambiente” è inevitabile, nonostante si sia arrivati, in via ex Vianina, a scavare più della metà della massa inerme inquinante. Motivo? Stando a quanto si apprende da alcuni addetti ai lavori, la società incaricata avrebbe avuto un incontro in comune questa mattina. Dal meeting sarebbe scaturito uno “stop” immediato. Provvedimento che, solo un incontro stabilito nella giornata di mercoledì con il commissario in sede amministrativa, potrebbe revocare. Le ragioni sono da ricondurre ad una mancanza di fondi per l’attuazione dei lavori: in poche parole ogni metro cubo di immondizia rimossa costa 150 euro, il che porta ad una spesa per le casse pubbliche di 490mila euro (circa) solo per riqualificare la strada in questione.
Oltre il danno, però, si rischia anche la beffa. I residui nucleari, la tritovagliatura sparsa qua e là e l’amianto praticamente ridotto in polvere, sono stati posti di nuovo sotto la luce del sole. Il vento e le condizioni atmosferiche potrebbero causare ulteriori danni alla salute dei cittadini, già messa decisamente alla prova.
“Com’è possibile – tuona l’attivista Nicola Costanzo – che sia cominciata la bonifica pur essendo i componenti comunali a conoscenza del fatto che non c’erano i fondi necessari? In questi ultimi giorni ho espresso le mie titubanze sulla buonariuscita della bonifica e, come percepivo, la brutta notizia non è tardata ad arrivare. Possibile che nessuno dei nostri politici si sia presentato? La gente si chiede se esistono ancora a San Marcellino. Siamo sprofondati in un inferno tossico”.
La paura del sanmarcellinese è grande: “Temo per l’incolumità della popolazione di questo paese. Sconvolge pensare che dei soldi giunti dalla Regione per i lavori, una parte dovevano essere destinati alla videosorveglianza. Eppure non hanno fatto nè l’uno, nè l’altro. Sono davvero indignato”.
Domani gli addetti di “Campania Ambiente” saranno, probabilmente, spostati in altre zone di San Marcellino, dove la ‘monnezza’ giace da mesi; addirittura, le stesse strade che erano state pulite in tempi non sospetti, sono di nuovo ricoperte fino all’orlo. “Chi di dovere – attacca Costanzo – non si è attivato e oggi mi trovo qui a fare l’ennesimo appello. Voglio un incontro in Regione, voglio parlare con De Luca per far sì che prenda a cuore la nostra condizione”.

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