Bullismo, Falco (Corecom): “Testimonianza delle famiglie è fondamentale per mettere in guardia i giovani dai pericoli del web”

Campania – “La recente intervista rilasciata a un noto quotidiano da parte della mamma di una bambina napoletana bullizzata, perché in sovrappeso, è un vero e proprio manifesto delle difficoltà estreme vissute dalle famiglie che cadono in questo abisso. Una sofferenza che porta la stessa madre a chiedere di proibire l’uso dei social ai minorenni. Una misura estrema che, tuttavia, non può essere la soluzione. Noi continuiamo nella nostra campagna di prevenzione per mettere in allerta i giovani sul corretto utilizzo del web e sull’importanza di denunciare tutti i casi di bullismo e cyberbullismo di cui si viene a conoscenza. Chiederò a questa mamma di partecipare alla prossima campagna di @scuolasenzabulli”.

Lo ha annunciato il presidente del Corecom Campania, Domenico Falco, a margine del webinar che ha visto protagonisti i ragazzi del campo scuola estivo dell’oratorio “San Domenico Savio” di Ercolano.

Un appello ribadito anche da Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania: “Abbiamo deciso di scendere in campo uniti contro il cyberbullismo per arginare un fenomeno dilagante nella nostra regione e in tutta Italia. Il Corecom, il Consiglio regionale della Campania, le istituzioni e le forze dell’ordine sono sempre pronte ad accogliere le vostre segnalazioni per risalire ai bulli da tastiera. Chi sa, denunci. Chi tace, inizi a parlare!”.

Per padre Pasquale Incoronato, promotore del ‘campo estivo’, “bisogna insegnare ai giovani a fidarsi degli adulti: “Diciamo ‘NO’ ad ogni tipo di violenza sia essa fisica o digitale. Le nuove generazioni devono imparare ad avere fiducia nelle persone che rappresentano una soluzione al problema e comunicando tempestivamente chi e cosa crea disagio per essere aiutati a uscire dal tunnel”.

Secondo Ivana Nasti, direttore del Servizio ispettivo dell’Agcom, “è possibile arginare il fenomeno del cyberbullismo spingendo gli studenti a parlare delle ‘brutte avventure’ subite in famiglia, a scuola e coinvolgendo professionisti qualificati che possono sostenerli”. 

I giovani hanno ricevuto preziosi consigli dall’avvocato penalista Valentina Varano che li ha messi in guardia dai pericoli legati a questi fenomeni: “Dal 2017 il cyberbullismo è un reato vero e proprio. Qualunque atto con il quale si offende, si minaccia, se si utilizzano immagini altrui in modo illecito, tutto questo è punibile con misure molto forti, anche la privazione della libertà. Occorre pensarci molto bene prima di utilizzare il web per fini che possono compromettere il proprio percorso di vita per sempre”. 

Anche la psicologa e psicoterapeuta, Giovanna D’Apolito, ha ricordato ai ragazzi come il bullismo sia un fenomeno che può essere sconfitto in gruppo: “Si tratta di una dinamica che nasce nel gruppo, nella classe, ed è lì che deve essere combattuta e contenuta. Coinvolgendo tutti i ragazzi, anche quelli che restano silenti di fronte a questi comportamenti, non lasciando sola la vittima”.

L’impegno a sostegno dei ragazzi è stato confermato anche da Lucio Marcello Falconio, presidente del Rotary club Napoli Angioino: “Abbiamo aderito a questa campagna con grande impegno e soddisfazione perché vogliamo dare un contributo importante per i ragazzi che sono vittime di bullismo e cyberbullismo. Devono sapere che i nostri associati e i professionisti sono a loro disposizione pronti a suggerire la strada giusta da intraprendere”.

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