Carceri, Foggia: durissimo colpo inferto dalla Polizia Penitenziaria alla criminalità organizzata

Primo Piano – “Dichiarazioni di Pasquale MONTESANO Seg.Gen.Agg.OSAPP”

Nonostante i segnali d’allarme inoltrati dall’O.S.A.P.P. nel tempo anche attraverso contatti diretti con ben tre capi dipartimento ,Santi Consoli , Francesco Basentini , Bernardo Petralia , in ultimo Carlo Renoldi , nulla si e mosso a Foggia , eventi critici aggressioni sovraffollamento carenza negli organici l’assenza di una linea di comando, che a prescindere di due periodi determinati assicurata da ruoli apicali di alto profilo da diversi mesi la struttura e priva di tale profilo , ovvero lo e ma non di fatto operativa come si dovrebbe .

Foggia necessita di tutto , il personale in servizio e pericolosamente esposto a rischi non comuni di cui non si vuole cercare responsabili e chi ha determinato lo stato delle cose ma si vuole sensibilizzare chi ha responsabilità dell’amministrazione Penitenziaria ad assumere iniziative immediate .

“Continua il dirigente nazionale OSAPP  Montesano”, a seguito di articolata attività di investigazione posta in essere dalla direzione e dalla Polizia Penitenziaria ,guidata dal vice comandante , evitata l’introduzione di ben Kg 3 di sostanze stupefacenti svariati smartphone di nuova generazione e apparecchiature elettroniche per tatuaggi oltre ad alcune bottiglie di alcool , sicuramente destinata allo spaccio illecito all’interno della struttura penitenziaria , tale materiale tentavano di introdurlo in carcere mediante lanci di involucri nell’intercinta .

Deve far riflettere agli organi istituzionali e la politica (se esiste) sulla necessita di intervenire in maniera esemplare per sconfiggere la criminalità organizzata nella struttura Dauna , non  solo , che continua ad offendere lo stato e le proprie istituzioni  e costituisce grave pericolo anche per l’ordine e sicurezza pubblica e tende a destabilizzare un sistema già debole . 

Quest’ultimo episodio è il segno tangibile di come le carceri nostrane continuino a rappresentare una vera e propria emergenza sociale e di quanto minino la sicurezza e, persino, la libertà delle istituzioni democratiche. Il continuo assalto agli operatori dello Stato, esposti peraltro a denunce e inchieste non sempre giustificate, sono la sintomatologia più evidente di un’organizzazione inefficace e a lunghi tratti fallimentare che non riesce minimamente a fare in modo che la pena possa assolvere alle funzioni ad essa assegnate dalla Carta costituzionale.

“Conclude Montesano “A foggia ormai da troppo tempo si assiste all’abbandono di un’amministrazione Centrale e Regionale che hanno grosse responsabilità sulla conduzione e gestione delle poche risorse disponibili, poi anche della ministra della Giustizia Professoressa Cartabia che necessiterebbe di maggiori competenze per la Polizia Penitenziaria .

Il tempo delle attese e delle promesse e finito da un pezzo, la politica, il Ministro Cartabia, il capo del DAP ( quando ci sarà ) la direzione generale e il provveditorato Puglia responsabili di ciò che accade agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria in Puglia e in particolare a Foggia .

Plauso alla Polizia Penitenziaria tutta per il lavoro svolto con abnegazione  e per lo spirito di sacrificio messo in campo in questo momento storico. 

*Pasquale Montesano -Segretario .Generale  Agg.to O.S.A.P.P.*

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