Carceri. Puglia, gravi disagi sistema penitenziario: a  Bari  ancora un aggressione alla Polizia Penitenziaria

Primo Piano – Sistema penitenziario sempre più alla deriva gli eventi critici degli ultimi giorni dal nord al sud , gli eventi criminosi del Foggiano e non solo  hanno  caratterizzato  e determinano  lo stato di malessere  del Corpo di Polizia Penitenziaria e di tutto l’apparato sicurezza ,   che solo grazie allo spirito di sacrificio abnegazione  senso di appartenenza  e l’alta  professionalità  garantiscono  scorrimento e fluidità dei servizi annessi .

Nel pomeriggio di oggi un detenuto italiano con problemi psichiatrici ha causato una grave frattura alle dita mano sx di un poliziotto penitenziario che era intervenuto per sedare aggressione ad altro detenuto , il collega sarà sottoposto ad intervento chirurgico .

A rappresentare il clima delle carceri in Puglia ,nella circostanza è il Segretario Generale Aggiunto  dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Pasquale MONTESANO che aggiunge :

Tra l’altro , nella circostanza , un solo agente copriva  contemporaneamente due sezioni , e nonostante tutto ha gestito egregiamente lo stato di emergenza evitando maggiori e forse piu gravi conseguenze , per le ormai note carenze degli organici che a Bari si attesta sulle 100 unita  a fronte di una popolazione detenuta di 450 presenze per una capienza tollerabile di 299.

La sofferenza di tutti i servizi e il grande sacrificio degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria non possono passare inosservati . A Bari come tutta la Puglia la situazione degli organici della Polizia Penitenziaria determina grave rischio per l’utenza per gli operatori e per il cittadino , e su questo diciamo NO , contestualmente chiediamo deflazionamento della criminalità organizzata nella struttura barese oltre ad una maggiore e piu accurata gestione sei soggetti affetti da patologie psichiatriche che dopo il superamento O.P.G. sta determinando uno , tra i tanti ,dei  rischi anche a seguito del fallimento  del servizio sanitario penitenziario .-

“continua Montesano”In puglia si registrano carenze non più tollerabili , la carenza degli organici della polizia penitenziaria, la carenza di automezzi per le traduzioni detenuti oltre alle carenti condizioni di quelli in uso  perfino senza climatizzatori  e totalmente obsoleti e desueti nella forma e nella sostanza , i straordinari carichi di lavoro per gli uomini e donne della polizia penitenziaria  costretti ad essere impiegati dai due e quattro posti di servizio con turni di lavoro anche di 12 ore , l’inesistenza dei sistemi di automazione e dei sistemi di sicurezza da anni non funzionanti , la continua crescita della popolazione detenuta , una miscela di elementi sul punto di implodere di cui i responsabili non potranno che essere coloro che hanno determinato l’attuale disastro del sistema penitenziario , ancor piu  aggravata , come l’osapp da almeno due anni  sta denunciando , dalla forte presenza  sul territorio e nelle strutture penitenziarie di cosche malavitose e la totale inadeguetezza dei riferimenti territoriali regionale di cui non più rinviale un sostanziale rinnovamento .

Conclude Montesano  –  appaiono urgentissime  risposte concrete  , non solo dalle autorità di governo, ma anche l’intervento delle autorità responsabili a livello nazionale in ambito amministrativo e politico , anche per un immediato invio personale Polizia Penitenziaria gravemente carente a fronte del preoccupante sovraffollamento popolazione detenuta , iniziative non più rinviabili pena maggiori e più  gravi conseguenze per il Corpo e non solo.

La regione Puglia può ospitare a pieno regime strutturale 2284 detenuti mentre allo stato ne ospita circa 3700 e registra una carenza negli organici di circa 330 unita , che assommata alla disorganizzazione e assenteismo dell’amministrazione a partire da quella regionale e quella centrale  determina anche nello straordinario momento mondiale veicolo di situazioni imprevedibili ad alto indice di pericolosità  .

Un grido d’allarme della Puglia , senza sicurezza a rischio tutto il sistema , la sofferenza lavorativa degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria deve essere  nell’immediato obiettivo di  interventi non più  rinviabili , l’invito al ministro bonafede ai vertici dell’amministrazione per iniziative non piu rinviabili .

 

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato