Carceri. Puglia: rissa tra detenuti, a Taranto feriti detenuti e agenti

Primo Piano – Maxi rissa nella casa circondariale di Taranto , nella  serata del 14 u.s. , poco dopo le 19  al terzo piano, in una sezione riservata ai detenuti con pena definitiva. Detenuti tarantini e leccesi si sono affrontati colpendosi con tutto ciò che capitava loro a tiro, comprese le gambe dei tavoli che hanno appositamente divelto , momenti di altissima tensione per la guerriglia in atto fronteggiata con le rimaneggiate risorse della Polizia Penitenziaria , ci sono volute tre ore di operazioni ad altissimo rischio e grande senso di responsabilità e professionalità per riportare alla normalità e in sicurezza la struttura , due detenuti e tre agenti sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso del nosocomio cittadino.

Dichiarazioni di Pasquale Montesano Segretario generale Aggiunto O.S.A.P.P. .

Ormai non ci sono vie d’uscita per riportare il rispetto delle leggi dello stato nell’ambito delle strutture penitenziarie in particolare per la regione Puglia che può considerarsi la più esposta del territorio nazionale e quella che manca delle necessarie iniziative di potenziamento e necessario attenzionamento  che auspichiamo che la  futura compagine politica e amministrativa  possa mettere in atto e mettere in condizioni di lavorare in sicurezza gli operatori tutti attraverso l’immediato incremento degli organici in tutti i settori e poter valutare tutte le proposte di riforma e rinnovamento  proveniente dalle varie articolazioni .

Taranto solo  l’ultima  delle risse verificatesi: “Purtroppo al di là dei proclami e delle ipocrite dichiarazioni di facciata i disordini sono quotidiani, così come gli aggrediti e i feriti fra la Polizia penitenziaria, tanto che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ne secreta i dati numerici per ragioni di ordine e sicurezza pubblici. 

Nella struttura  Tarantina a fronte di 500 disponibili sono presenti circa 800 detenuti  e nella circostanza  erano in servizio poco piu di una decina di unita di poliziotti penitenziari e far fronte all’evento sul piano dove sono scoppiati i disordini, fatto di 3 sezioni e oltre 200 ristretti , e stata un impresa durissima , ed  stato possibile ripristinare l’ordine e la sicurezza dell’istituto solo grazie alla grandissima professionalità e al senso del dovere della Polizia penitenziaria che è accorsa anche  con operatori liberi dal servizio e appositamente richiamati.

“Conclude Montesano”, Alla base delle motivazioni che hanno determinato l’evento non escludiamo la lotta alla supremazia e comando del territorio , e qui non possiamo non richiamare iniziative legislative rivedere l’applicazione della Vigilanza dinamica e apertura delle strutture di Pianosa e Asinara per i detenuti più facinorosi , altresi un regime penitenziario diverso rispetto al disastro attuale –

Elemento indispensabile ampliamento degli organici oppure e in alternativa presidio permanente delle forze Armate fin quando non saranno messe a regime le condizioni lavorative degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria , all’ipocrisia di questi giorni diciamo “SMETTETELA DI OFFENDERE I POLIZIOTTI PENITENZIARI “.

 Viva cordialita 

*Pasquale Montesano -Segretario .Generale  Agg.to O.S.A.P.P.*
*0666165588-08231464155 – cell.re3248376585*

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