Carceri, Puglia sempre di più in emergenza: a Lecce detenuto magrebino aggredisce agente con estrema violenza

Primo Piano – Venerdì 13 dicembre Nuovo e grave episodio di aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria avvenuto dietro le sbarre della casa circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce ad opera di un detenuto extracomunitario con atteggiamenti provocatori  stava irritando altri ristretti , al rimprovero del poliziotto ha fatto seguito l’aggressione Tutto avrebbe avuto inizio nel reparto della casa circondariale leccese noto col nome di “Transito 1”, dove il nordafricano ha iniziato a dare in escandescenze nei confronti di altri detenuti, contro i quali si è rivolto in modo irrispettoso e particolarmente aggressivo.

 

A dare la notizia è il Segretario Generale Aggiunto  dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Pasquale Montesano  che aggiunge:

Un atteggiamento che non è andato giù all’assistente Capo che si trovava lì in quegli attimi concitati, e che avrebbe potuto innescare reazioni scomposte da parte degli offesi, quindi una situazione di pericolo e di difficile gestione per i poliziotti in servizio.

Essere ripreso dall’agente, che gli chiedeva di mantenere un atteggiamento più corretto, tuttavia, non ha fatto altro che far innervosire ancora di più il detenuto magrebino il quale, senza pensarci due volte, ha sferrato un forte pugno in pieno volto all’uomo in divisa che grazie alla pronta reazione ed il supporto dei colleghi intervenuti subito in suo aiuto, ha permesso di evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare.

L’assistente capo, rimasto ferito, ha avuto comunque necessità di rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per ricevere le cure necessarie. I medici hanno diagnosticato un trauma cranico, oltre alle varie ecchinosi, che ha comportato l’assegnazione di una prognosi di dieci giorni.

“Continua il sindacalista”    le carceri Pugliesi  si connotano sempre di più  oltre che dell’evidente inefficienza e dalle continue aggressioni subite dal personale di Polizia Penitenziaria , ultima a Foggia e Trani, e evidente che gran parte di detenuti  appartenenti anche alla criminalità organizzata  conoscono bene di detenere un potere e una tutela di molto superiori a quelle possedute dai Poliziotti Penitenziari ,gli ultimi eventi  connotano anche la situazione drammatica di un sistema penitenziario ormai , per i fatti ed eventi critici che si susseguono su tutto il territorio , alla deriva e senza benché minima possibilità di contrastare una criminalità all’interno delle strutture penitenziarie che continua inesorabilmente a offendere le leggi dello stato senza che gli organi politici e amministrativi  riescano a porre in essere iniziative concrete anche per ciò che attiene la drammatica situazione del dopo superamento Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la totale inefficienza delle A.S.L. territorialmente competenti .

 L’Escalation   degli eventi critici  pone inequivocabili dubbi sulla funzionalità dell’attuale sistema penitenziario Italiano e , in particolare in Puglia , sulle altrettanto scarse capacità gestionali ed organizzative che dimostrano quanto e come si sia perso di vista il significato e la finalità delle pene detentive per chi deve scontare il proprio debito nei confronti della collettività.

Ciò che ancora di più ci amareggia  è l’apprendere che anche ai massimi livelli Istituzionali si minimizzi o addirittura si neghi la rilevanza di tali episodi; è difficile accettare, infatti, che chi ricopre incarichi di così grande rilevanza a livello nazionale  amministrativo e politico non si renda conto di quanto  sia diventato da Bollino Nero tutto il sistema ,in particolare la Puglia , ovviamente auspichiamo che il ministro della Giustizia Bonafede , il capo del dipartimento Dr.Basentini e le articolazioni territoriali si assumano con estrema urgenza responsabilità d’azioni e correttivi non più rinviabili con priorità assoluta .

“Conclude Montesano”  il nostro plauso continua  ad andare agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria in servizio presso le strutture territoriali , i quali con dedizione professionalità ed accortezza con senso di appartenenza ed elevato spirito di sacrificio  evitano , nonostante il gravissimo stato , maggiori e più gravi conseguenze non senza difficoltà, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari .

Per gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria , pur mantenendo corrette relazioni sindacali  l’OSAPP conferma  lo stato d’agitazione del personale  e manifestazioni di protesta nell’ambito delle strutture penitenziarie della regione Puglia .

 

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