Carceri, Regione Puglia a picco nel più profondo degli abissi

Primo Piano – Questi i motivi che portano le segreterie OSAPP della Regione Puglia a manifestare, come già preannunciato, il prossimo 22 Settembre a Bari con un SIT-IN fuori le mura della struttura penitenziaria.

Una delegazione OSAPP si recherà presso la locale prefettura per la consegna simbolica, alla autorità di governo, delle chiedi degli istituti penitenziari pugliesi, successivamente terra una conferenza stampa dove saranno articolati e documentati il dramma del territorio.

“Dichiarazioni della Segreteria Generale OSAPP per voce del S.G.A Pasquale MONTESANO e del segretario regionale Damato Ruggiero”, non si può non ribadire  la reiterata sottovalutazione delle criticità da parte dell’Amministrazione Penitenziaria e autorità politica del Ministero della Giustizia sulle annali denunce e gli allarmi dell’OSAPP sullo stato pietoso del sistema penitenziario nella regione Puglia la totale disorganizzazione e violazione delle norme contrattuali, e non solo, ci impongono di lanciare un ulteriore grido d’allarme e chiedere con estrema urgenza interventi non più rinviabili .

“ Continua il dirigente sindacale “ l’attività discriminatoria di coloro che non vivono il carcere , lacriminalità organizzata, soggetti psichiatri  le disfunzioni operative , il totale fallimento della vigilanza dinamica con il sovraffollamento e la gravissima carenza degli organici si connotano nella tragica drammaticità degli eventi a grave rischio per gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria e qui l’Appello  al Presidente del Consiglio dei Ministri Pre,te Mario DRAGHI  alla Ministra della Giustizia Marta CARTABIA al Capo DAP Pre.te Bernardo PETRALIA affinché  mantengono promesse  e impegni assunti durante la visita presso la C.C. Santa Maria Capua Vetere e    prendano nell’immediatezza atto della gravissima situazione  per  iniziative tese a ripristinare condizioni lavorative al passo dei tempi, e pur vero che le esigenze sono drammatiche su tutto il territorio nazionale ma la puglia in particolare può essere considerata quella più ad elevato rischio per gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria ai quali continua ad andare il nostro plauso per lo straordinario impegno senso di responsabilità e ancora di appartenenza mettono in campo per assicurare ordine e sicurezza all’interno e all’esterno delle strutture penitenziarie nonostante le disumane condizioni lavorative .

Non escludiamo iniziative di protesta ancora più tangibili e di portare il disagio della Puglia nei palazzi romani prima che sia effettivamente troppo tardi e scongiurare ulteriori e disastrosi eventi.

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