Carceri, Regione Puglia: non si fermano eventi critici

Primo Piano – A renderlo noto , “Ruggiero DAMATO segretario regionale OSAPP e angelo SCIABICA V.Segretario Regionale OSAPP”.

Stamani presso la C.C.Taranto ancora aggressione alla Polizia Penitenziaria , detenuto di origini barese De Noia Giovanni ,  all’atto dell’ammissione alla socialità passeggi faceva richiesta di recarsi al reparto osservazione dove ristretto il fratello , al diniego legato a precise disposizioni non solo interne con un azione maliziosamente rapida e violenta ha sferrato un pugno in pieno volto al Sov.te di Polizia  Penitenziaria capoposto del reparto .

L’azione violenta ha reso necessario l’intervento di altri colleghi che hanno evitato maggiori conseguenze e danni principalmente al poliziotto ma anche al detenuto attore della gratuita violenza .

Le motivazioni dell’azione sono ingiustificabili e ancora evidenziano le gravi carenze del sistema penitenziario in Puglia in particolare a Taranto ormai terra di nessuno come Foggia e Bari , l’azione del detenuto che tentava di accedere al reparto osservazione dove ristretto il fratello De Noia Giuseppe salito alla ribalta della cronaca per la clamorosa evasione dall’istituto di Trani il 26 Agosto 2021 , poteva assumere dimensioni ben piu rilevanti che solo grazie alla senso di responsabilità e professionalità dei colleghi e stato evitato.

Aggiunge Pasquale Montesano “Segretario Generale Aggiunto OSAPP “.-

Purtroppo, non trascorre pressoché giorno che gli istituti penitenziari della Puglia non siano triste teatro di eventi critici quali aggressioni, risse e semi-rivolte tali, non solo, da rendere vano qualsiasi tentativo di rendere effettiva la funzionalità istituzionale del carcere, ma anche facendo diventare del tutto precarie e a grave rischio le condizioni di servizio e l’incolumità personale dei locali addetti di Polizia Penitenziaria nonché, per la totale assenza dei prescritti requisiti, la sicurezza interna dellestrutture , e a Taranto  questo sta succedendo , 

Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta allocata nelle strutture composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia , consociate o discordi tra loro, per una convivenza spesso impossibile all’interno della stessa struttura penitenziaria e comunque di tale virulenza nei comportamenti da assumere addirittura il controllo delle sezioni detentive o dell’intero carcere e mettere in atto tentativi di clamorose evasioni .

Non ultima, infine, la gravissima carenza di Personale di Polizia Penitenziaria per un organico da tempo sottovalutato e sottostimato per una regione, quale la Puglia che presenta il duplice handicap del massimo sovraffollamento detentivo sul territorio nazionale e della diffusa presenza detentiva delle fazioni a maggiore rischio criminale, raggiunge, per gli istituti della Puglia, in particolare a Taranto  punte di vero e proprio “panico”.

In tale contesto emerge un dato incontrovertibile lo stress cui è sottoposto il personale tutto in particolare gli uomini e donne della polizia Penitenziaria stanco e demotivato ed esposto a tutti i rischi che il disastro attuale comporta , e ribadiamo che i riflessi pesantemente negativi sulla conduzione e sull’organizzazione degli istituti penitenziari, nei rapporti con la popolazione detenuta, oltre che di disfunzione sui risultati in termini di maggiore sicurezza che l’istituzione penitenziaria dovrebbe rendere alla Società Civile sono i risultati di una gestione del sistema  che necessita nell’immediatezza sostanziali cambiamenti di passo e di rinnovamento e non necessitano ancora di visite palliative  prive di iniziative ,purtroppo per dirette responsabilità politica e amministrativa ,conseguenze gravissime  delle scelte  scellerate dei governi precedenti e di quello attuale con i ministri della Giustizia e capi del D.A.P ormai non più in grado di sollevare dal baratro il pianeta “CARCERE” in Puglia  .

“Conclude Montesano “ Taranto Foggia e Bari , senza tralasciare tutte le strutture Pugliesi , necessitano nell’immediato interventi strutturali e di organici , pena , maggiori e più gravi conseguenze che scongiuriamo.

Agli organi istituzionali  al mondo politico la richiesta di immediata apertura di una stagione di rinnovamento e di riforme irrinunciabili e l’immediata procedura di assunzioni straordinarie . 

L’OSAPP regionale Puglia  continua interrottamente a denunciare i disagi che vivono gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria  , plauso a loro e tutti coloro  in servizio presso le strutture territoriali, in particolar modo nella circostanza a Bari , i quali con dedizione professionalità ed accortezza evitano, nonostante il gravissimo stato, maggiori e più gravi conseguenze non senza difficoltà, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari.

 

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