Carceri, Taranto: poliziotto aggredito con inaudita violenza

Primo Piano – A renderlo noto , “Pasquale Montesano Segretario Generale Aggiunto  OSAPP” .

Dopo neanche una settimana nuova aggressione al personale di Polizia Penitenziaria al Carcere di Taranto , un detenuto Di origini tarantine , ubicato a reparto osservazione per un periodo di esclusione dalle attività comuni ,presumibilmente legato alla criminalità organizzata ,  al rientro dal passeggio senza alcun motivo  ha sferrato un pugno al  volto del poliziotto addetto alla sezione il quale cadendo ha violentemente battuto il capo oltre subire una ferita lacero contusa al labbro superiore che ha reso necessario intervento dei sanitari del nosocomio cittadino.

L’azione violenta ha reso necessario l’intervento di altri colleghi che hanno evitato maggiori conseguenze e danni principalmente al poliziotto ma anche al detenuto attore della gratuita violenza .

Le motivazioni dell’azione sono ingiustificabili e ancora evidenziano le gravi carenze del sistema penitenziario in Puglia in particolare a Taranto ormai terra di nessuno come Foggia e Bari .

 Quanto accaduto oggi per l’ennesima volta nel carcere di Taranto a solo 6 giorni dei precedenti fatti è da ritenersi di estrema gravità, purtroppo, non trascorre pressoché giorno che gli istituti penitenziari della Puglia non siano triste teatro di eventi critici quali aggressioni, risse e semi-rivolte tali, non solo, da rendere vano qualsiasi tentativo di rendere effettiva la funzionalità istituzionale del carcere, ma anche facendo diventare del tutto precarie e a grave rischio le condizioni di servizio e l’incolumità personale dei locali addetti di Polizia Penitenziaria nonché, per la totale assenza dei prescritti requisiti, la sicurezza interna delle strutture , e a Taranto  questo sta succedendo .

“Aggiunge Pasquale Montesano “,

Le ragioni di tali condizioni sono molteplici e annose e risiedono in primo luogo nella particolare tipologia della popolazione detenuta allocata nelle strutture composta da soggetti appartenenti alle varie “famiglie” associate ad una criminalità organizzata particolarmente attiva e cruenta nella regione Puglia , consociate o discordi tra loro, per una convivenza spesso impossibile all’interno della stessa struttura penitenziaria e comunque di tale virulenza nei comportamenti da assumere addirittura comportamenti in violazione alle norme che disciplinano il  regime penitenziario ormai inesistente come anche linee guida nella gestione di tale regime per la supremazia ormai conclamata di gran parte della popolazione detenuta .

Non ultima, infine, la gravissima carenza di Personale di Polizia Penitenziaria per un organico da tempo sottovalutato e sottostimato per una regione, quale la Puglia che presenta il duplice handicap del massimo sovraffollamento detentivo sul territorio nazionale e della diffusa presenza detentiva delle fazioni a maggiore rischio criminale, raggiunge, per gli istituti della Puglia, in particolare a Taranto  punte di vero e proprio “panico”.

 “Conclude Montesano “ ,Taranto Foggia e Bari , senza tralasciare tutte le strutture Pugliesi , necessitano nell’immediato interventi strutturali e di organici della polizia penitenziaria come di tutto l’apparato delle funzioni centrali oltre , ma di primaria importanza , una maggiore applicazione delle regole che disciplinano la vita di istituto della popolazione detenuta  , pena , maggiori e più gravi conseguenze che scongiuriamo.

Agli organi istituzionali  al mondo politico la richiesta di immediata apertura di una stagione di rinnovamento e di riforme irrinunciabili e l’immediata procedura di assunzioni straordinarie . 

L’OSAPP regionale Puglia  continua interrottamente a denunciare i disagi che vivono gli uomini e donne della Polizia Penitenziaria  , plauso a loro e tutti coloro  in servizio presso le strutture territoriali, in particolar modo nella circostanza a Taranto  , i quali con dedizione professionalità ed accortezza evitano, nonostante il gravissimo stato, maggiori e più gravi conseguenze non senza difficoltà, continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari nonostante l’assenza degli organi istituzionali e della politica che qui richiamiamo ad una immediata attività normativa che preveda iniziative operative per il ripristino delle leggi dello stato che in puglia ormai sono lontane anni luce .

Non si escludono iniziative di protesta in forma eclatante per forzare il muro del silenzio politico istituzionale a Taranto come tutta la regione Puglia .

 

 

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