Carinaro, i residenti di Via Piave: “Guardare il dito e dimenticarsi della luna…”

Carinaro – Il gruppo viabilità Via Piave in una nota inviata alla nostra redazione dichiara: “Che la casa comunale sia aperta a tutti, ci fa enormemente piacere, ed in questo cogliamo un invito… anche noi ne facciamo uno, quello di guardare alla luna e non al dito.

Ringraziamo Stefano Masi per l’attenzione data, l’avremmo voluta da chi ha firmato l’ordinanza, ovvero l’assessore titolare della stessa, ma va bene uguale, anzi ne siamo lieti, perché il nostro scopo era solo quello di un confronto sano e costruttivo, oltre che strutturale e quindi non di parte e non riferito solo ad un rione.

Intendevamo far chiarezza su una problematica che affligge una zona, ma che si ripercuote in modo drammatico sull’intera cittadinanza; la raccolta di firme non può esser mai “farlocca”, perché è fatta da cittadini, persone e non da colori o da parti e, che ad oggi nonostante tanti rumors, contatti ufficiali non ci sono stati, né dalla maggioranza, né dall’opposizione. Quindi di parte e di strumentale non c’è alcunché.

Poniamo come sempre l’attenzione sui pedoni e sulla vivibilità, vogliamo scuotere le coscienze di tutti, non solo di chi abita quelle zone. Compito di un’Amministrazione, di qualsiasi estrazione sia, è quello di attuare misure nell’interesse di tutti e di salvaguardare il cittadino e non è farlocco ribadire che una strada (via Piave) essendo priva di marciapiedi i pedoni non sanno dove camminare, che Via Piave quando piove è sistematicamente allagata (le foto ne sono la testimonianza). Il nostro è un appello anche per chi abita in Via Mameli o in altre zone, dove ci sono difficoltà oggettive.

Un senso unico o un doppio senso di circolazione non sono un’opinione, non è un piacere da fare a qualcuno, ma è frutto di una visione organica, oggettiva, fondata su fatti, oltre che da esigenze e studi urbanistici…

In questa “lotta” vorremo comprensione, empatia, la vicinanza di tutti. L’appello è per il vivere sano e civile riteniamo che sensi unici, blocchi del traffico, isole pedonali non posso altro che far bene a Carinaro ed ogni altro paese del globo.

Vista l’importanza della questione, un incontro fra le parti (come chiesto nella petizione) al fine di risolvere per davvero la cosa e non a forza di ordinanze temporanee, sarebbe il caso…”

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