Cesa, il gruppo di opposizione: “Bene per i controlli ma la comunicazione sulla nuova differenziata, è stata disastrosa”

Cesa – Il gruppo di opposizione in un post pubblicato su Facebook dichiara: “Ben vengano i controlli sui conferimenti dei rifiuti, ma la pubblicizzazione e la diffusione del nuovo calendario della raccolta differenziata fatte dall’amministrazione, lasciano molto a desiderare.

Limitarsi a qualche locandina poco leggibile sui social, è stato sbagliatissimo perché ha tagliato fuori tantissimi cittadini. I cambiamenti andavano comunicati attraverso l’affissione di manifesti cartacei e la diffusione di brochure.

Tanto per fare un esempio, la raccolta di pannolini e pannoloni, limitata ad un solo giorno a settimana ed in un sacchetto a parte (non più in quello dell’indifferenziato), è una novità non da poco. E si è subito rivelata problematica per tante famiglie, anche a causa del tempo limitatissimo di “rodaggio”.

Carente è stata anche la distribuzione dei nuovi bidoni. Ad oggi, la maggior parte dei cittadini non li ha ancora ricevuti.

Per far decollare definitivamente la raccolta differenziata, c’è bisogno del contributo di tutti. Naturalmente, le responsabilità e i doveri dell’Ente sono maggiori. Anche a monte.

Le mancanze della ditta (GPN) che si occupa del servizio rifiuti a Cesa dal 2019, sono sotto gli occhi di tutti. Alcuni servizi messi nero su bianco nel “capitolato speciale”, sono stati erogati a singhiozzo. In particolare l’utilizzo della spazzatrice ed il lavaggio delle strade con l’impiego del sistema Sweepy-jet.

È sempre aperta, inoltre, la questione dell’organico in servizio presso il cantiere cesano. L’attuale capitolato di appalto del Comune di Cesa prevede una forza lavoro composta di 12 unità, mentre allo stato attuale, per effetto di pensionamenti e/o decessi, si è ridotta a 9 unità.

Per una corretta esecuzione dei servizi, è necessaria ed urgente l’integrazione del personale mancante mediante l’attivazione di tutte le procedure dettate dalla Legge Regionale n. 14/2016 che prevede la ricollocazione del personale dipendente facente parte dei consorzi unici di bacino.”

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