Cnr: Terremoto Centro Italia, appare possibile contagio sismico tra faglie

Nel Centro Italia la terra continua a tremare e torna la paura. Dalle 10:25,  in successione, tre forti scosse, ed una serie di piccoli sismi di assestamento. Secondo le prime stime il  primo terremoto è stato caratterizzato da una magnitudo del 5.3 circa ed una profondità di 10 km circa, alle 11:14 circa un altro evento sismico ancora più energetico che, sempre secondo le prime stime, ha raggiunto una magnitudo del 5.7 circa  ed una profondità ancora di 10 km. Una terza scossa di 5.3 è stata registrata alle 11:26.

Sempre dai primi rilievi strumentali, sembra che gli epicentri ricadano nell’area dei comuni di Montereale e Capitignano (Aq), nei pressi del lago artificiale di Campotosto, a circa 10 km a sud-ovest di Amatrice.

«Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato tali terremoti – commenta Andrea Billi, ricercatore dell’Igag-Cnr –  è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’, un fenomeno al quale assistiamo già da alcuni mesi in Centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul Nera. Quando una faglia genera un terremoto, la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile (ore, giorni, mesi, anni) possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare’ le faglie adiacenti. Tali terremoti saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile».

 


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