“Das Andere”: una novità nel campo dell’associazionismo

Ascoli Piceno – La cultura al primo posto. L’associazione Onlus “Das Andere” di Ascoli Piceno continua il suo lavoro verso la cittadinanza, trattando sette materie: la musica, la filosofia, la letteratura, l’architettura, l’arte, la coscienza storica e le costatazioni geopolitiche.

“La nostra è una grande fabbrica di San Pietro – come la definisce il presidente Arch. Giuseppe Baiocchi –. Abbiamo in cantiere tante novità, come un sito professionale per dare un servizio migliore alle tante persone che ci seguono, la fondazione di un giornale cartaceo (già in fase di progetto) e uno spazio radio tutto nostro”.

Grandi ambizioni per un progetto che darà vita ad una serie di incontri culturali, tra cui quello avrà luogo nella Libreria “Rinascita” della città marchigiana il prossimo 30 gennaio, alle ore 18:30. Nell’occasione sarà presentato il libro di Francesco Giubilei, intitolato “Leo Longanesi – il borghese conservatore”, che si presenta come un’excursus sulla vita di un uomo dal profondo senso critico: “Il binomio – afferma Baiocchi – sta a significare l’essere borghese, ma allo stesso tempo critico e costruttivo dei difetti del settore stesso, senza annichilirlo, ma proteggendolo, come entità, come ente esistente nel panorama culturale italiano. In questo frangente si staglia la figura del giornalista Leo Longanesi, un personaggio scomodo. Un uomo dotato di un grande talento, un’ironia e una grande intelligenza che difficilmente nella storia della cultura italiana ho potuto riscontrare in altri personaggi. La migliore eredità che ci ha lasciato è la capacità di non essere falsi, di non essere ipocriti, di avere il coraggio di far valere le proprie idee e i propri ideali senza timori, ma con la giusta educazione nell’esprimersi. Un personaggio alternativo come Das Andere, il quale vuole garantire trasparenza, capacità ed efficienza. Il nostro nome, tradotto in italiano, significa letteralmente “l’altro”. Noi siamo altro”.

Come si pone l’associazione rispetto alla società contemporanea? “In modo fortemente apartitico. Demandiamo ad esperti del settore la stesura dei nostri articoli per garantire un risultato culturale massimale, attraverso il nostro portale di informazione. In un’epoca di forte confusione, i giudizi e le critiche nei confronti della contemporaneità sembrano diffondersi e radicalizzarsi, ma aggiungere a queste grida confuse un altro lamento non servirebbe a niente. Das Andere intende, pertanto, percorrere la via dell’ascoltare invece di giudicare, commentare invece di criticare”.

Un ospite, lo scrittore emiliano, voluto dall’associazione tutta: “Quest’anno Das Andere – spiega il presidente -, ha scelto un tema culturale unico, affrontato annualmente, ovvero “Costruire Abitare Pensare”. La trasversalità sia del tema, sia della stessa associazione si adattano perfettamente alla figura di Longanesi, grande personaggio quasi dimenticato dall’opinione pubblica. Francesco Giubilei, che non scopro di certo io, sta applicando, nel campo dell’editoria, una vera e propria rivoluzione culturale di mentalità, che ben si adatta al nostro modo di vedere e pensare la società. L’obiettivo di Das Andere è, difatti, proprio quello di risvegliare le coscienze ed una parte di questo percorso sta proprio nella riscoperta di alcuni importanti personaggi, seppur non strettamente compatrioti”.

Il decadimento del sogno UE: “Dal dopoguerra ad oggi, l’Europa ha vissuto un periodo iniziale di adattamento alle politiche atlantiste americane (vincitrici della guerra) e, successivamente, dopo la caduta del muro di Berlino, questa vicinanza è stata stretta anche in chiave economica con la creazione dell’Euro. Ha avuto origine una creatura storpia, mal coordinata, in quanto possiede un impianto politico antiquato e centralinista (come gli antichi imperi centrali). L’economia oggi comanda su tutto, anche sull’uomo stesso. Basti pensare che per entrare nel Vecchio Continente bisogna adeguarsi alle leggi economiche europee e, certamente, non si entra in base alla propria posizione geografica. Un esempio di quello che affermo è la situazione turca, che per tradizioni ed origini antropologiche, mal si accosta all’Europa. Eppure le trattative per la sua entrata in unione sono ancora in atto. In un caos politico generale, l’occidente unito sta smarrendo i valori che l’hanno creata, primi fra tutti quello della grecità e quelli della cristianità, pietre miliari della fondazione Europea. Dunque l’uomo europeo deve tornare a riscoprire sè stesso e i suoi valori, deve tornare a capire chi veramente è, non uccidendo il sogno europeo di Kant”. 

Oggi cosa vuol dire essere borghesi? “Il problema fondamentale della borghesia oggi è il suo adattamento sociale che si unisce con la corruzione politica e massonica. Il borghese moderno (molto lontano da quello longanesiano) vuole che nulla cambi, poiché lui è già all’interno del “circolo vizioso” della corruzione, sia essa partitica, morale o etica. Venendo da una città come Ascoli Piceno, fortemente borghese, io credo che un cambio di mentalità, possa dare un grande contributo alla società. Per cambio di mentalità intendo il coinvolgimento, ad esempio, nei loro dibattiti culturali che spesso avvengono, delle classi meno abbienti, a me piacerebbe una borghesia capace di far da traino della società e non traino per se stessa. La strada è lunghissima e in salita”.

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