San Prisco, la prima messa in onda del programma “Ricette Italiane”sulla Tenuta Re Ferdinando

San Prisco – Parte domani mattina il primo di due episodi dedicati ai colli tifatini da parte del format “Ricette Italiane”.

Su Rete Quattro, dalle 11.20 alle 12.00 e dalle 12.30 alle 13.00 la trasmissione ” Ricette all’italiana”  manderà in onda il primo servizio girato fra la splendida location della Tenuta Re Ferdinando e la cittadina di San Prisco, con escursione al Sacello di Santa Matrona e alla Basilica di Sant’Angelo in Formis.   Si parlerà, inoltre, del Monte Tifata, vetta principale dei colli tifatini e importante area  di interesse comunitario, e, non per ultimo dell’oliva Aitana o del Tifata in particolare nella puntata del 10 maggio. La puntata di domani, 7 maggio vedrà la partecipazione, fra gli altri di:Gianfranco Alois,Marica di Matteo e Egidio Vazzano. Quella di Venerdì 10 maggio avrà fra i suoi protagonisti, Franco Monaco, Errico Falocco ed Egidio Vazzano. Alla  base di questo tour nel territorio tifatino c’è stata la curiosità nata  per la Tenuta Re Ferdinando in virtù delle eccezionali recensioni dei suoi visitatori, gestita dai fratelli Errico ed Antonio Falocco, alle pendici del monte Tifata.

Il tutto su un format che poi sarà distribuito a circa 60 Paesi nel mondo per quello che sarà uno spot senza precedenti per tutto il territorio dei colli tifatini. “ Suggerire di allargare le riprese al Sacello di Santa Matrona e alla Basilica di Sant’Angelo in Formis– dichiara Errico Falocco-  è stato quasi un atto dovuto nel fermo convincimento che un’attività imprenditoriale non possa essere distaccata dal contesto territoriale. Se poi questo contesto presenta delle perle artistiche e culturali come il Sacello o la Basilica, o naturalistiche come il territorio dei colli tifatini o ancora gastronomiche, come l’oliva tifatina, da poco riconosciuta come prodotto PAT, significa riuscire a portare al cospetto  di un pubblico ancora più ampio, quale quello di una a trasmissione come “Ricette Italiane”, una zona con delle potenzialità importanti ma ancora inesplorate. Abbiamo le carte in tavola– continua l’imprenditore- per diventare un territorio che può vivere anche di turismo, a patto che si riesca ad arginare, se non a debellare l’inciviltà di poche persone che deturpano un contesto naturalistico di primissimo livello. Ci stiamo approcciando ad un mercato globale e a maggior ragione investire nella cura e nella rivalutazione della proprio terra può essere una scelta vincente perché ci sono tutti i presupposti per farlo”

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