Ecotransider, Docente Marco Eramo: “Arrivata ora di prendere decisioni, salute a rischio”

Carinaro – Un dramma che non passa inosservato all’occhio dell’opinione pubblica. La sofferenza causata da “Ecotransider” ai territori di Carinaro, Teverola e Gricignano continua ad aumentare ed i cittadini sono ormai insofferenti. Tra questi c’è anche il docente di filosofia e Bioetica, Marco Francesco Eramo, il quale sta portando avanti una statistica sull’alto tasso di decessi per cause tumorali registrato nella zona interessata, al fine di comprendere se ci possa essere un nesso tra le parti.

“Nella giornata di lunedì 9 novembre – dice Eramo – la Regione Campania e l’ARPAC Dipartimento Provinciale di Caserta provvederanno ad ottemperare all’ordinanza del Tar e cioè di effettuare nella prima decade del mese di Novembre un sopralluogo alla ditta Ecotransider per verificare l’osservanza di tutte le prescrizioni proposte per garantire un regolare adeguamento della struttura dell’impianto per il trattamento dei rifiuti umidi e per poter così risolvere il problema della puzza.

Mi chiedo, considerato i precedenti solleciti a prendere sul serio siffatta situazione, se questa sia la volta buona in cui si riuscirà a mettere fine , in maniera definitiva, a questo problema che da anni invade il nostro territorio . Non possiamo di certo dire che, nonostante le continue battaglie, manifestazioni, cortei pubblici, i risvolti finora ottenuti siano stati positivi, almeno per ciò che concerne la salute dei cittadini. Non dimentichiamo che lo stesso Tar qualche mese fa sospese, secondo le proprie motivazioni, l’ordinanza di chiusura dell’opificio che il sindaco di Gricignano emise per ovvie ragioni di emissioni odorigene nell’aria e per tutto l’intero comprensorio dei comuni di Carinaro, Gricignano e Teverola, giustificando l’atto di sospensione per “utilità pubblica”.

Viene di conseguenza chiedersi: cosa c’è di più utile del salvaguardare la vita dei cittadini? E’ mai possibile che il trattamento dei rifiuti, peraltro eseguito senza opportune norme di prevenzione, venga considerato più utile della salute delle persone? Qui c’è gente che si ammala e muore.
Lo stesso studio condotto dalla seconda Università degli studi di Napoli e redatto dal dipartimento di Sienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche, ha evidenziato la zona ASI come zona “Rossa”, altamente nociva per la presenza nell’aria di composti organici volatili ; gli studi inoltre hanno rilevato una concentrazione di composti organici solforati (mercaptani) che supera di gran lunga (di 3-4 volte) le soglie odorigene creando malesseri e disturbi da inalazione. Essa è indice dunque della presenza di fermentazione/putrefazione di sostanza organica umida ed è indice di presenza di altre sostanze (acido solfidrico, ammoniaca) a bassa soglia odorigena e irritanti per le mucose.

Come si può davanti ad una evidenza del genere affermare che tutto è normale e che non si avvertono situazioni “maleodoranti significative” come precedentemente l’ARPAC relazionò nel verbale di sopralluogo n° 126 / NB / 15 del 1/09/2015? Ritendo dunque importante quanto necessario che l’ARPAC questa volta dica la verità, che tenga conto di quanto presentato dagli esami dell’Università sul rischio ambientale, sicuramente meritevoli ancora di ulteriori approfondimenti, e che non si faccia il solito gioco dello scarica barile”, perchè – conclude – nel tempo che si perde nell’individuare altre fonti responsabili di tali miasmi altre persone si ammalano e muoiono”.

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