Ferite: un cartellone di eventi per ricordare il dolore procurato dalla violenza

Dal 3 al 30 novembre si terrà a Pontecagnano Faiano l’iniziativa Ferite: una rassegna di eventi artistici e culturali dedicata al tema della violenza.


Il cartellone, reso possibile grazie al connubio del Ministero della Cultura, del Comune e delle associazioni Artéclaté, Paesaggi Narranti, Mnemosyne3d e Legambiente – Circolo Occhi Verdi, si dipanerà fra Palazzo di Città e gli spazi del Museo Archeologico Nazionale Gli Etruschi di Frontiera.
Vari i momenti di incontro e di riflessione, fra cui letture sul tema, una mostra d’arte contemporanea, spettacoli di danza e laboratori creativi.
L’iniziativa non è solo sul tema della violenza contro le donne, ma affronta tutti i temi delle varie forme di violenza- guerra, minori, ambiente, migranti- che oggi ci travolgono. La tematica individuata non si limita solo alla inaccettabile realtà dei femminicidi e delle violenze contro le donne, ma l’evento vuole evidenziare la complessità della fase storica che stiamo vivendo e tutte le forme di violenza che ci travolgono. Non è più tempo di limitarsi solo alla indignazione, né di procedere, anno dopo anno, in maniera rituale, di celebrazione in celebrazione. Anche la nostra città è stata violentemente colpita e il resto del mondo è in fiamme, in luoghi molto vicino a noi. C’è, quindi, necessità di un impegno comune e costante in difesa dei più fragili: delle donne, dei minori, degli anziani, dei migranti, dei diversabili, dell’ambiente devastato, delle vittime della guerra, delle mafie, del clima, per il diritto alla vita contro tutte le violenze”, ha dichiarato l’Assessora alla Cultura ed alle Pari Opportunità Adele Triggiano.
Stiamo portando avanti un progetto che rende omaggio alle persone che hanno patito i sentimenti del dolore, della mortificazione, della solitudine. Donne ed uomini, insomma, a cui abbiamo deciso di dare voce attraverso il talento e la sensibilità di artisti di comprovate capacità, che si sono fatti carico di trasformare le grida di disperazione in urla di speranza. Crediamo vivamente che solo parlando di certi argomenti possiamo squarciare il velo del silenzio in cui tanti individui si rifugiano pensando di non potere ribellarsi. Chiaramente lo facciamo consapevoli di dover affrontare con grande difficoltà il muro della vergogna, della paura, del pregiudizio. Ciò nonostante, e questa manifestazione lo attesta, continuiamo a seminare i principi del dialogo, dell’ascolto, del diritto alla libertà. Siamo sempre accanto a chi si sente incapace di reagire ai soprusi: ognuno può farlo rivolgendosi agli organi di competenza per salvare se stesso ed i propri familiari. Le ferite, anche quelle più lancinanti, possono essere curate: non dimentichiamocene”, ha aggiunto il Sindaco Giuseppe Lanzara.

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