Il Papa benedice le tre associazioni che sostengono i familiari e le vittime della strada. Il presidente Alberto Pallotti: “Grati della lettera del Santo Padre”

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Il presidente Alberto Pallotti: «Grati della lettera del Santo Padre, ora chiediamo un appello per la sicurezza stradale»                                                                                                                     «Esprimiamo grande apprezzamento per le parole del Santo Padre, che si è unito al messaggio che le istituzioni dovrebbero dare per fermare questa assurda strage stradale». Così Alberto Pallotti, presidente dell’AUFV, l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime, dopo che papa Francesco ha impartito, a mezzo lettera, la Benedizione Apostolica alle tre associazioni riunite sotto l’AUFV: l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada A.M.C.V.S. e l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime.

La lettera del Santo Padre è arrivata a seguito di una richiesta di incontro da parte delle tre associazioni per «discutere e confrontarci sul drammatico problema della sicurezza stradale». Nella lettera, a firma di Monsignor L. Roberto Cona, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato del Vaticano, si legge: «Il Sommo Pontefice ringrazia per l’aiuto di spontanea confidenza, come pure per la sensibilità nei riguardi di una questione di grande rilevanza sociale e, mentre incoraggia, a proseguire il significativo impegno nel segno della solidarietà, di cuore imparte la Benedizione Apostolica».  Respinta, invece, la possibilità di un incontro.

«Ringraziamo per questa lettera», dice Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, «perché è indice che il Papa ha preso atto della nostra sensibilità nei confronti del problema della sicurezza stradale. Siamo molto grati perché ha manifestato la sua vicinanza alle vittime. Però, vorrei ricordare che noi non ci muoviamo solo per sensibilizzare le persone, ma perché siamo stati costretti da un lutto a fare questa battaglia sociale della quale nessuno vuole parlare, anche se dodici morti al giorno sulle strade sono una vera e propria carneficina. Spero che, dopo questo messaggio, il Santo Padre decida anche di parlare pubblicamente delle vittime della strada e della nostra tragedia. Nei prossimi mesi rinnoveremo il nostro appello al Papa, non tanto perché vogliamo essere accolti a incontro con lui, ma per rammnentare che questa tragedia esiste, anche se nessuno ne vuole parlare».                                                                                                                                                                                                 «Il Santo Padre è una figura di riferimento», aggiunge Alberto Pallotti, «è un faro per tutti noi, in quanto guida la nostra cristianità e spiritualità. È indubbio che il messaggio da portare ai nostri cari è che ci sia vita dopo la morte, ma è anche vero che il suo appello per noi che rimaniamo sulla terra è fondamentale, perché noi possiamo fermare tanti morti e dobbiamo farlo per rispetto ai nostri cari che non ci sono più. Ma anche per rispetto nei confronti di chi invece c’è e ha diritto a vivere una vita senza traumi, tragedie e infortuni gravi».

Info:

www.vittimestrada.eu

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