Lusciano, D’Alessandro e Mariniello: “Mancano i numeri, chiediamo all’attuale sindaco come vuole proseguire il percorso”

Lusciano – L’ultimo consiglio comunale, ha visto altri due membri della maggioranza guidata da Nicola Esposito, dichiararsi indipendenti.

Un fulmine a ciel sereno per la politica Luscianese, che ad oggi, numeri alla mano, rischia di non avere una maggioranza per poter  continuare il percorso amministrativo prossimo alla conclusione.

Le dimissioni, la dichiarazione di indipendenza, e la consegna delle deleghe sono avvenute ad opera della consigliera Consiglia Conte e dell’assessore Luisa Mottola. 

I due consiglieri, che si aggiungono di fatto alla lista degli altri due consigliarti già indipendenti quali Luciano Mariniello e Augusto Abategiovanni, svuotano di quattro unità la attuale maggioranza.

Agostino D’Alessandro e  Giuseppe Mariniello in una nota inviata alla nostra redazione dichiarano: “Quel che però preoccupa il partito é la mancanza attuale, di numeri, da parte del primo cittadino, per poter amministrare con serenità e soprattutto con maggioranza.  Sulla scorta di questa premessa, chiediamo all’attuale sindaco in che modo proseguire il percorso.

Se e quando formerà una nuova maggioranza, e sopratutto da chi sarà composta. Si chiede al primo cittadino se passerà per il consiglio comunale a chiedere una fiducia, come è giusto che avvenga in questi casi.

I numeri dicono che, ad oggi, Nicola Esposito conta dell’appoggio di 7 consiglieri mentre tra opposizione ed indipendenti, il numero di consiglieri é pari a 9.

Maggioranza : 

Nicola Esposito,

marco Valentino,

Benito Mottola,

Renato Mottola,

Claudio Grimaldi,

cristina Grimaldi,

giglio Stefania,

Raffaele Esposito

Opposizione e indipendenti: 

Inviti Domenica

Granieri Enrica Rosa

Palmiero Francesco

Abate Luciano

Ciocio Filippo

Mariniello Luciano

Augusto Abategiovanni

Conte Maria Consiglia

Mottola Luisa

In un momento così difficile

per l’attuale amministrazione chiediamo che vengano dati al popolo di lusciano chiarimenti tempestivi ed efficaci.  Una empasse amministrativa, sulla scorta di queste premesse, sarebbe inaccettabile per il futuro del paese”

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