M5S San Prisco, un SMS ha decretato la fine della Scuola di Via Verdi a San Prisco

San Prisco – Con una nota acquisita all’Ente, datata 26.11.2015 prot. 14239, la dirigente scolastica, fra l’altro già sentita per le vie brevi, ha ‘assicurato’ che allo stato risultano locali (aule e laboratori)  sufficienti ad accogliere tutte le classi  e sezioni di spettanza;  per cui che si demolisca pure una scuola, a suo dire non ne abbiamo bisogno.

Non più di un anno fa c’erano dei progetti di ristrutturazione della scuola di cui ora non se ne trova traccia. Ma andiamo per gradi. Tutto è cominciato con un’infiltrazione d’acqua denunciata all’amministrazione, dai genitori degli alunni della scuola di via Verdi. I vigili del fuoco, intervenuti per un sopralluogo, verificano l’effettiva infiltrazione ed il Sindaco sospende le attività didattiche finchè non si ripara il danno.

All’inizio sembrava che la chiusura dovesse essere momentanea visto che l’intervento seppur straordinario certamente non comportava grosse problematiche. Invece la “ scrupolosità”  dei nostri amministratori, encomiabile, fa sì che vengano effettuati indagini sulla staticità dell’edificio che rivelano l’assenza dei requisiti dalle attuali normative anitisismiche. Inizia l’esodo forzato degli alunni presso gli altri plessi ovvero Marco Polo e B. Croce. Intanto  il non poter disporre dell’edificio scolastico diventa un problema per gli amministratori, tanto che la giunta capeggiata da Siero la inserisce nel piano delle opere pubbliche da realizzare nel triennio 2013/2015 redatto nel 2013 e visto l’insuccesso nel reperire i fondi necessari la reinserisce nel piano redatto per il triennio 2014/2016.

Quindi l’urgenza di rientrare in possesso della scuola era avvertita dagli amministratori anche se l’impegno per individuare i fondi messi a disposizione nei piani di intervento  dalla regione Campania e dall’ Europa  risulta scarso. Strano il destino di questa scuola,  dopo aver formato migliaia di cittadini Samprischesi non merita neanche un poco di riconoscenza. Eppure è la scuola più ‘giovane’ del nostro paese, è al centro e ha una grande palestra, attualmente frequentata. Già il Sindaco Siero ne aveva balenato l’alienazione quando afferma che “potremmo decidere di alienare qualche edificio scolastico, ma che qualcuno possa comprarli è chiaro che debba trovare convenienza” (VERBALE DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 13 del 31/03/2012) . Eppure lo stesso ne decretava l’indispensabilità visto che per ben due anni l’aveva inserita per il recupero degli immobili del comune. Quindi significa che l’attuale sistemazione degli alunni è precaria e insufficiente. il rientrare in possesso dell’edificio è necessario per dare una sistemazione che permetta di attuare pienamente il processo educativo dei giovani di San Prisco. Questa realtà scandalosa, che sta sotto gli occhi di qualsiasi cittadino, dimostra ampiamente che mentre l’edilizia privata riceve ogni cura e assistenza, quella pubblica è terra di nessuno e quindi versa in uno stato di permanente degrado e abbandono. Intanto in  risposta a una tale situazione c’è la scelta di molte famiglie di mandare i propri figli a scuola in altri comuni. In molti si sono lamentati del fatto che le scuole non propongano il tempo pieno ed il necessario servizio mensa.

Cos’è cambiato da allora? Noi non molliamo, gli alunni di San Prisco non sono figli di un dio minore, abbiamo scelto un’altra cosa: una Scuola per i cittadini di San Prisco. Invece “quell’SMS” della Cembalo dice il contrario. Ma esiste uno studio a supporto di quanto afferma?

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