Minaccia la moglie fisicamente e verbalmente,la donna lo uccide: arrestata 49enne

Alife – Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Alvignano (CE), sono intervenuti  in via San Gervasio ad Alife (CE), a seguito del decesso per  lesioni “all’emitorace sinistro con emopericardio al iv° spazio intercostale” di L. G., cl. 1967, imprenditore.

Da una prima ricostruzione dei fatti si è appreso che nel pomeriggio precedente la moglie del defunto, N. P., cl. 1968, con l’aiuto del figlio L. D., cl. 1989, aveva trasportato il coniuge presso l’ospedale di Piedimonte Matese asserendo che questi era stato vittima di un incidente sul lavoro verificatosi mentre erano intenti alla lavorazione di latticini all’interno del caseificio di loro proprietà. Poco dopo L. G. decedeva a seguito delle lesioni riportate.

Sin dai primi accertamenti e a seguito dell’immediato sopralluogo, i militari dell’Arma hanno rilevato che l’area indicata come luogo dell’incidente era estremamente pulita e in ordine e la ricostruzione dei fatti riferiti dalla donna portava a versioni tra loro contrastanti. Nel corso dell’interrogatorio la stessa ha rilasciato una confessione completa confermando di aver colpito, nel corso di una violenta lite, il coniuge con un coltello utilizzato per la lavorazione casearia.

N. P. ha altresì riferito che i motivi del delitto sono da ricondurre al carattere violento ed alle continue aggressioni fisiche e minacce verbali di cui era stata vittima negli anni da parte del marito e per le quali non ha mai sporto denuncia.

La salma è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta per il successivo esame autoptico.

L’arrestata è stata accompagnata presso la casa circondariale di Pozzuoli (NA) e posta a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Le ulteriori serrate indagini scaturite dall’incongruenza delle dichiarazioni rese dalla donna hanno insospettito gli inquirenti portando alle ore 02.30, all’arresto di L. D., cl.1989, figlio di L. G., il quale ha confutato la dichiarazione resa dalla madre N. P., cl. 1968 e, alla presenza del difensore di fiducia giunto unitamente allo stesso, ha rilasciava atto di confessione dichiarandosi responsabile della morte del padre.

Lo stesso ha precisato di essere intervenuto presso lo stabile adiacente alla loro abitazione, adibito a caseificio, per cercare di sedare l’ennesima lite tra i suoi genitori.

Nel corso del suo intervento ha cercato di allontanare il padre, intento ad aggredire fisicamente la madre, spingendolo verso il fondo dello stabile e, gettandogli contro tutti gli oggetti che aveva nella disponibilità, nel tentativo di bloccarlo, lo ha colpito con un coltello al torace.

Il Pubblico Ministero, alle ore 05.00, di questa mattina, dopo l’interrogatorio, ha disposto l’immediata liberazione di N. P. e contestualmente applicato al L.- D. la misura cautelare del fermo sottoponendolo al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato