Molise – In un nota inviata alla nostra redazione il Segretario generale Aggiunto OSAPP Pasquale Montesano dichiara: “Seppur in condizioni migliori rispetto ad altre realtà italiane,le strutture penitenziarie del Molise necessitano di interventi strutturali, perché si tratta di edifici realizzati parecchi anni fa.
«Sostanzialmente gli istituti di Campobasso Isernia e Larino, non sono tenuti malissimo, considerando il fatto che ci sono stati dei tagli lineari sui fondi e capitoli di bilancio . Gli istituti penitenziari presentano i segni degli anni che passano e tutti e due avrebbero bisogno di interventi strutturali di un certo tipo e di finanziamenti ad hoc. Basti pensare che i muri di cinta non sono utilizzati perché dichiarati inagibili. Per questo la necessità di intervenire dal punto di vista strutturale».
Gli organici «anche qui – afferma Montesano –viviamo una situazione un po’ paradossale, perché in Italia la pianta organica del corpo è stata ridotta, per effetto della legge Madia, di 4.000 unità, che sono state tagliate negli istituti penitenziari. Quindi ciò che era carenza prima, oggi non lo è più ma solo per effetto dei tagli. Secondo l’OSAPP , le carenze d’organico ci sono ancora. Lo dimostra il fatto che i turni di servizio, sono organizzati su tre turni. Quindi lo straordinario diventa una situazione ordinaria di servizio.Criticità sono state evidenziate anche per quel che riguarda i Nuclei traduzioni e Piantonamenti detenuti . «I mezzi sono assolutamente inadeguati.
L’OSAPP non può e non vuole più assistere all’indifferenza delle Istituzioni ed invocare maggiore attenzione verso le legittime istanze che attanagliano il “pianeta carcere”in Molise .
Le scelte scellerate dell’amministrazione centrale e del Provveditorato del Lazio per il rientro alle sedi di provenienza di diversi poliziotti da anni assegnati provvisoriamente in sedi diverse hanno costituito un forte depauperamento delle condizioni operative e lavorativo dei poliziotti penitenziari , altresi , anche per il continuo sversamento nella regione di soggetti di difficile governo che hanno creato e creano ogni giorno criticità lavorativa in ambiente già fortemente penalizzato dalle sconsiderate scelte .
Personale sotto stress stanco e sfiduciato che continua con abnegazione e spirito di sacrificio a fare il loro lavoro senza che si aggravino ancora di più anche i minimi riferimenti di sicurezza subendo anche provvedimenti obsoleti e desueti nella forma e nella sostanza come quello di alcuni giorni or sono a Larino , una sorveglianza a vista e controllo feci di un detenuto dove stendiamo un velo pietoso e chiediamo alle autorità preposte di intervenire e sanzionare lo squallido dispositivo che lede ed offende dignità e decoro della Polizia Penitenziaria.-
Purtroppo la realtà lavorativa degli istituti Molisani risulta ben diversa da quanto stabilito dal citato D.M. e, in conseguenza, le condizioni di servizio del Personale del Corpo risultano di gran lunga peggiori in termini di aggravio dei carichi di lavoro e di stress psico-fisico di quanto previsto in via del tutto teorica e soprattutto in prospettiva futura e in questo periodo dove ferie a rischio e non solo.
Conclude Montesano– Non tolleriamo più una politica assente sorda ai nostri costanti richiami ed appelli, ed una Amministrazione Penitenziaria silente ed incapace di gestire e risolvere le continue criticità auspicando che il nuovo Ministro trovi tempo da dedicare al Corpo di Polizia Penitenziaria”, l’auspicio , e lo ribadiamo , che non accadano episodi di criticità che saranno attribuiti a chi responsabile delle condizioni cui vivono e stanno vivendo uomini e donne della Polizia Penitenziaria.-
Le gravissime condizioni per la Polizia Penitenziaria della regione Molise impongono nell’immediatezza risolutivi e non più differibili azioni ed interventi tesi a stabilizzare il sistema ancor piu aggravato anche per gli effetti di un ferragosto da Bollino nero .”