Mondragone, AMBC: “Assessora all’Ambiente, se ci sei batti un colpo!”

Mondragone – Così AMBC: “Dal 1° gennaio 2022 in Italia è scattato l’obbligo di raccogliere separatamente i rifiuti tessili, come previsto dal decreto legislativo n.116/2020 (a livello europeo, invece, la raccolta differenziata di questa tipologia di rifiuto diventerà obbligatoria entro il 2025).


L’obiettivo è quello di diminuire l’impatto ambientale del tessile e incentivare il riutilizzo e il riciclo. Il 5,7% dei rifiuti indifferenziati (secondo stime di Ispra) è composto da rifiuti tessili, si tratta di circa 663 mila tonnellate all’anno destinate allo smaltimento in discarica o nell’inceneritore e che invece potrebbero essere, in grande parte, riutilizzate o riciclate. Secondo la Commissione e il Parlamento Ue, il settore è responsabile del 10% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra. Stando alle analisi dell’Agenzia europea dell’ambiente, gli acquisti di abbigliamento e prodotti tessili effettuati in Europa nel 2017 hanno generato 654 chilogrammi di CO2 per persona. Con l’obbligatorietà, scattata a Capodanno, i Comuni e i gestori, che non hanno ancora attivato questo servizio di raccolta, dovranno realizzarlo quanto prima e regolamentarlo al meglio, comprendendo sia gli indumenti che altri materiali tessili, come ad esempio la tappezzeria, le lenzuola, gli asciugamani e altri prodotti tessili che, per lo più, si trovano nelle nostre abitazioni. Ricordiamo che per riconvertire il sistema e avviare una vera economia circolare nel tessile-moda sono necessari ingenti investimenti e il PNRR  stanzia 150 milioni di € per la costituzione di ‘textile hubs’ innovativi a cui si aggiunge una parte del miliardo e mezzo destinato alle amministrazioni pubbliche per il miglioramento dei sistemi di raccolta differenziata e riciclo https://italiadomani.gov.it/it/home.html.  

Gentile Assessora all’Ambiente, avvocata Maria Miraglia, cosa ha fatto o sta facendo per la raccolta separata dei rifiuti tessili?  Dal 14 gennaio 2022, poi, anche in Italia sarà attiva la direttiva antiplastica Sup (Single use plastic), che intende ridurre l’uso di questo materiale per salvaguardare il mare Mediterraneo. La direttiva era stata approvata in Senato ad aprile e ora la sua applicazione porterà via dalle nostre tavole piatti, posate e bicchieri usa e getta di plastica. Si salveranno solo quei prodotti in plastica lavabile e, quindi, riutilizzabili, mentre sono condannati all’oblio i “prodotti di plastica monouso”, realizzati interamente o parzialmente in plastica, con l’eccezione di quelli fatti con polimeri naturali non modificati chimicamente. Sono banditi in pratica i materiali contrari alla transizione energetica, quelli che causano l’inquinamento di microplastiche dei nostri mari e che ormai finiscono anche nei nostri cibi.

Cosa ha fatto o sta facendo l’Assessora all’Ambiente in vista di questa imminente scadenza? Dopo le prime “dolci” dichiarazioni l’abbiamo persa un po’ di vista. Ma non abbiamo perso di vista un servizio che resta molto approssimativo, alquanto scadente e, soprattutto, molto distante da quanto previsto dal capitolato e dal contratto (aumenta -e di molto- il costo a carico dei cittadini, la Tari, ma non aumenta di pari passo l’efficacia e l’efficienza del servizio reso). Un servizio che continua a non fare passi in avanti sulla raccolta differenziata e che continua a mantenere la città sostanzialmente sporca. Qualcuno ha notato qualche discontinuità tra i “vecchi” assessori e la nuova assessora?”.

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