Mondragone, AMBC: “Perché spendere tanti soldi in un inutile depuratore?”

Mondragone –  In una nota inviata alla nostra redazione, l’AMBC ha dichiarato: “L’Arpac premia il Litorale Domizio nel tratto in cui le acque bagnano la città di Mondragone”: così iniziava un breve articolo comparso ieri su un giornale online della nostra provincia (e solo su quello). Il “trafiletto” proseguiva poi con la qualifica data dall’ARPAC al nostro mare, dichiarato “eccellente”, fatta eccezione per il tratto del  Savone, che comunque si classifica come “sufficiente”.

Che altro vogliamo di più dalla vita? Siamo talmente felici di avere acque cristalline al punto da chiederci: ma perché costruire un nuovo depuratore? Facciamoci bastare quello che c’è! Perché spendere tutti quei soldi in un’opera inutile, vista la continua limpidezza delle nostre acque? L’AMBC è talmente felice di questi risultati riportati da quest’unico giornale che ha chiesto al proprio portavoce Gianni Pagliaro e all’avvocato e “storico” attivista Verde Giampaolo Romano di avanzare un accesso agli atti presso l’ARPAC per prendere visione delle analisi fatte ed eventualmente estrarre copia di questi incredibili risultati, che meritano di essere incorniciati a futura memoria.

E già che ci siamo, Giampaolo Romano ha proposto  di accedere anche agli atti riguardanti le analisi effettuate, sempre dall’ARPAC, sulla macchia nera comparsa qualche settimana fa alla foce dell’Agnena, nonché agli atti relativi alle analisi sulla condizione dell’aria in località Triglione, a seguito del criminale incendio di rifiuti dell’altra sera e, infine, agli atti relativi alle indagini effettuate negli anni sui rifiuti sversati a suo tempo  in località Cantarella. Si ha l’impressione (sicuramente sbagliata) che i cittadini non sempre siano adeguatamente informati sulle indagini e, soprattutto, sui risultati di queste indagini. Non riusciamo proprio a comprendere perché non vengano resi pubblici, per esempio, i risultati delle analisi effettuate dall’ARPAC sulla macchia nera comparsa di recente alla foce dell’Agnena, oppure quelli delle indagini della Guardia di Finanza di qualche anno fa sul’inquinamento del Litorale Domizio. Non può esserci- a nostro avviso- segreto istruttorio che tenga di fronte alla salute e al diritto alla conoscenza!

E perché non vengono resi noti i risultati della analisi pagate dalla regione Campania per il tramite del comune di Mondragone su un campione di rifiuti sversati in quel crimine impunito che è stata la Cantarella? “Una corretta e puntuale informazione e il diritto alla conoscenza- ha dichiarato l’ambientalista Giampaolo Romano- sono i presupposti sui quali dobbiamo concentrarci per la battaglia campale che occorre intraprendere  e portare a termine nei confronti di tutte le istituzioni, tutte responsabili direttamente o indirettamente di ciò che è accaduto negli anni in quella che chiamano Terra dei Fuochi. Istituzioni che sono state e continuano a comportarsi come le “tre scimmiette” di fronte al massacro incessante del territorio, inquinato quotidianamente sotto i loro occhi.

Sminuire, omettere, snobbare (scienziati, dati ed evidenze), non informare, occultare, ritardare, non controllare: questi sono i crimini delle nostre istituzioni, non meno gravi di quelli dei criminali inquinatori. E’ una battaglia che dobbiamo, ha concluso Giampaolo Romano, alle tante morti per inquinamento che questo disgraziato territorio ha dovuto contare in questi anni e alle famiglie di queste vittime dell’inerzia delle istituzioni”.

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