Mondragone, AMBC: “Una proposta di delibera per disobbedire”

Mondragone – Su come contrastare il cosiddetto “decreto sicurezza” all’indomani del nostro ultimo comunicato stampa abbiamo ricevuto numerose sollecitazioni (anche sull’autonomia differenziata non sono mancati i contatti, ma su questa questione ritorneremo poi).

L’Associazione Mondragone Bene Comune continua perciò a segnalare su questi temi iniziative e possibilità d’impegno politico e civile. Al di là di ciò che dirà il sindaco Pacifico (anche se siamo certi che resterà, purtroppo, come sempre muto) e al di là di ciò che pensa l’attuale maggioranza di governo della città (ammesso che sia avvezza a pensare), l’AMBC- parte integrante del Patto Civico- si schiera a fianco dei sindaci di Palermo e di Napoli, di Firenze e di Parma e di tutti quei primi cittadini che stanno mettendo la propria faccia su una battaglia di umanità e per contrastare il provvedimento “immigrazione e sicurezza” voluto in particolare dal ministro Matteo Salvini. Nonostante il “fermo immagine mondragonese” si sta fortunatamente diffondendo nel Paese uno dei possibili testi di delibera con cui disobbedire: si tratta di un “modello” per amministratori locali ma che anche gruppi di cittadini possono efficacemente  utilizzare per fare pressione sulle istituzioni e per promuovere iniziative di protesta. È online anche una mappa che raccoglie tutti i comuni nei quali i sindaci o le giunte si sono già espressi contro la “legge Salvini”. Una mappa in continua espansione: https://t.co/t2FLtwVwIm ((fonte:Baobab experience). E’l’associazione  Alterego http://www.fabbricadeidiritti.it/chi-siamo/che ha elaborato un modello di delibera che smonta un pezzo della legge n.113/2018 proprio nella parte in cui – prevedendo l’impossibilità per il richiedente, titolare di un permesso di soggiorno per richiesta asilo, di iscriversi all’anagrafe – si pone in piena violazione dell’articolo 26 della Convenzione di Ginevra e comporta una grave limitazione al godimento di quei diritti che la Costituzione individua come diritti fondamentali. L’iscrizione all’anagrafe resta infatti il presupposto per l’accesso ad altri diritti sociali e civili, come l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, e per l’accesso all’assistenza sociale.

Di fatto al momento le istituzioni locali hanno tutto il potere di istituire un albo per l’iscrizione dei richiedenti asilo. L’AMBC propone a Pacifico e a tutti i sindaci dei comuni del territorio l’adozione immediata della delibera e sollecita tutti i cittadini ad utilizzarla per fare pressione nelle istituzioni.

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