Napoli, M5S: “Pronto soccorso al Policlinico, risultato dopo 5 anni di nostre battaglie”

Napoli – “Dopo cinque anni di battaglie in Consiglio regionale e una serie di iniziative a livello nazionale con il coinvolgimento dei nostri parlamentari, abbiamo contribuito a rendere possibile l’apertura di un Pronto Soccorso al Policlinico Universitario di Napoli.

Una necessità avvertita con maggiore urgenza nell’ultimo anno, quando l’esplosione della pandemia ci ha messo di fronte a una dura realtà, ovvero che le nostre strutture ospedaliere, pur supportate da professionalità straordinarie, facevano fatica a reggere l’impatto con un’emergenza straordinaria. Abbiamo rischiato, per effetto dei contagi in corsia, di veder chiudere un nosocomio fondamentale come il Cardarelli, mettendo a repentaglio l’intero sistema sanitario su tutto il territorio della Campania. Siamo stati i primi a invocare il coinvolgimento dei Policlinici universitari nella rete di emergenza urgenza, gli unici policlinici in Italia a essere sprovvisti di Pronto soccorso, sebbene siano dotati delle migliori specialità e di circa un migliaio di posti letto. Era l’unico modo per alleggerire la pressione su tutti gli altri presidi napoletani”. Lo dichiarano la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino e la senatrice e componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama Maria Domenica Castellone.

“Nei mesi scorsi – proseguono Ciarambino e Castellone – abbiamo incontrato l’allora ministro Manfredi e, successivamente, la presidente Triassi, a cui abbiamo garantito tutto il supporto necessario, sia a livello parlamentare che a livello regionale, perché la Regione Campania possa dare finalmente concretezza al progetto di apertura di un Pronto soccorso generale al Policlinico universitario di Napoli. Con un presidio di eccellenza in più nella rete ospedaliera regionale, possiamo garantire un’adeguata assistenza, dando un supporto importante a ospedali come il Cardarelli, sistematicamente alle prese con il sovraffollamento e l’emergenza barelle”.

 

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