OSAPP, detenuto tenta la fuga bloccato dai poliziotti penitenziari

Primo Piano – Evento critico presso il tribunale di Bari , un detenuto di origine Tunisina scortato e tradotto dalla C.C. Lecce , nell’ambito della struttura di Giustizia ha tentato di darsi alla fuga stroncato dal tempestivo e professionale intervento dei poliziotti penitenziari addetti alla scorta .

La notizia dal sindacato di polizia penitenziaria O.S.A.P.P.  per voce del Seg.Gen.Aggiunto Pasquale Montesano  , nella dinamica dei fatti , per quanto ci e dato conoscere , il detenuto in questione ha posto in essere manifestazioni di violenza in presunto stato d’agitazione colpendo con calci pugni e sputi chiunque avesse a tiro tanto da rendere necessario l’immediato ricovero presso il il reparto psichiatria del Policlinico cittadino per totale ingovernabilità , ricovero resosi necessario anche per mettere in sicurezza incolumità pubblica e degli operatori .

Nella circostanza l’alta professionalità della polizia penitenziaria ha evitato il peggio subendo lo stato aggressivo e violento del soggetto  immediatamente dimesso dai sanitari della struttura ospedaliera che non riscontravano elementi di valutazione diversa , il detenuto veniva ritradotto a Lecce e sottoposto ad accurata sorveglianza.

“Continua Montesano”  i  poliziotti che hanno operato nella circostanza , del Nucleo interprovinciale di Lecce ,hanno mostrato capacita e professionalità non comune evitando ben più gravi eventi critici ,che nella dinamica dei fatti si evidenziano in maniera incontrovertibile , evidenziando spirito di sacrificio e abnegazione al compito affidato tanto da sottoporsi a controlli sanitari solo dopo aver dato adempimento alle operazioni di servizio , in effetti sono state riscontrate  contusioni varie  e ematomi  per il ccorpo con prognosi dai 7 ai 15 giorni

“Continua Montesano “Ribadiamo da molto tempo che per motivi di ordine e sicurezza le condizioni di lavoro del personale di polizia Penitenziaria nelle carceri Italiane , in particolare la PUGLIA  sono più che critiche e, oltre agli evidenti rischi per l’incolumità fisica degli addetti del Corpo, la situazione è resa ancora più precaria da una gravissima carenza di organico strumenti e mezzi che rende pressoché impossibile fare fronte ai molteplici eventi critici che quotidianamente accadono”.

In tali condizioni, oramai e come detto perduranti da fin troppo tempo, non si vuole come O.S. nazionale del Personale di Polizia Penitenziaria né svolgere il ruolo di facile “Cassandra” rispetto a situazioni che potrebbero rendersi del tutto irreparabili, né assolvere attraverso il proprio silenzio chi pur non avendo determinato nel tempo il disastroso contesto a cui ci si riferisce ha assunto di fatto la responsabilità di correggerne le molteplici e perniciose conseguenze e, ciononostante, pur sapendo bene di cosa si tratta e quali siano fatti e comportamenti che ne sono concausa, non ha adottato ad oggi alcun correttivo “Amministrazione Penitenziaria Centrale , Ministro della Giustizia  e infine non da ultimo la politica .

“Conclude MONTESANO” il nostro plauso continua ad andare  agli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio presso le strutture territoriali , in particolare in Puglia e a Lecce nella circostanza   , i quali con dedizione professionalità continuano giornalmente ad operare con  accortezza , continuando a garantire uno standard di ordine di sicurezza che costituiscono condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori penitenziari ,l’auspicio che chi di competenza provveda con estrema urgenza adeguamenti organici e non solo , pena ulteriori e maggiori conseguenza in assenza di correttivi .

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