Primo Piano – Alla poetessa Louise Glück è andato il premio Nobel. Il riconoscimento per “la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”.
Glück, nata a New York il 22 aprile 1943, con la sua poesia evoca schegge memoriali rielaborando temi come l’isolamento e la solitudine, in un tono insieme colloquiale e meditativo. Vincitrice del Premio Pulitzer nel 1994 con la raccolta “L’iris selvatico” (“The Wild Iris”, 1993), ha convinto i critici per lo stile controllato ed elegante con cui assorbe lunghe sequenze narrative di tratto confessionale che ricordano la poesia di Robert Lowell, Sylvia Plath e Anne Sexton.