Primo Piano – Il tranquillo scenario del Lago di Barcis, nella provincia di Pordenone, è stato improvvisamente scosso da un tragico evento, il corpo ritrovato è di Giulia Cecchettin.
Nella notte tra sabato e domenica scorsi, le telecamere di un’azienda nell’area industriale di Fossò, a una trentina di chilometri da Venezia, hanno catturato l’aggressione di Filippo Turetta nei confronti di Giulia Cecchettin. La dinamica dell’evento ha portato Turetta a fuggire in direzione del Lago di Barcis a bordo di una Fiat Tipo.
Le indagini hanno rivelato che l’auto di Turetta è stata successivamente recuperata in un parcheggio vicino al Lago di Barcis. Questo ha sollevato interrogativi sulla scelta del percorso e sulla possibile connessione tra l’aggressione e il luogo del ritrovamento dell’auto. La zona circostante il lago è stata esaminata attentamente per comprendere il motivo di questa scelta apparentemente casuale.
Il corpo di Giulia Cecchettin è stato ritrovato in un canalone tra il Lago di Barcis e Piancavallo. Questa scoperta ha ulteriormente complicato la vicenda, portando gli investigatori a esplorare la zona circostante alla ricerca di indizi e prove che possano gettare luce sulla dinamica dell’omicidio e sulla motivazione dietro questa tragedia.
