Rosa Di Biase l’angioletto di 3 anni volata in cielo nella giornata della festa della donna: i messaggi

Carinaro – Anche il cielo piange la scomparsa prematura della piccola Rosa Di Biase, tragicamente morta investita dallo scuolabus che accompagnava tutti i giorni il suo amato fratellino. Strade grigiastre, tristezza e un acuto silenzio per le strade della città, quel silenzio assordante che nessuno vorrebbe mai vivere. Un dramma, familiari e cittadini sotto choc, che anche con un piccolo messaggio tramite facebook hanno voluto star vicini alla famiglia della piccola rosa e dell’autista, anch’egli rammaricato e incredulo dell’accaduto.

“Mi giunge la triste notizia che la bambina tragicamente morta investita dal bus è una delle piccoline alle quali donammo un giocattolino in occasione dell’Epifania. Povera piccola mia, ti ho stretto a me con tanto affetto ed amore; e tu, tutta contenta mi desti pure un bacino per dirmi grazie. O Dio mio perché.”

“Oh mio dio, non è possibile, non si può morire a questa tenera età”

“Sono tornato dalla casa della piccola Rosa con il cuore pieno di lacrime…un dolore immenso ed incolmabile. Ho voluto ricordare con i famigliari i momenti belli che ho trascorso con la piccola quando venne a ritirare con il fratellino il regalino dell’Epifania. La ricordo tutta paffutella, con dei bei capelli ricciolini e con un sorriso che racchiudeva l’immenso splendore dell’Universo…un Angioletto che ci è scivolato presto dalle mani. O Gesù accogli la sua anima tra la schiera degli angeli e dona alla famiglia e a quanti la conoscevano forza e consolazione.”

 

“In questi momenti terribili che ti hanno voluto autore inconsapevole di una immane tragedia, sento con fraterno affetto il dovere di esprimerti tutta la mia vicinanza per la funesta vicenda consumatasi ieri in via Bixio ai danni della piccola Rosa, ignara di quanto stava per accaderle. Parimento cordoglio esprimo ai familiari della piccola, angelo puro del Paradiso. Tu non hai colpe, è il ” FATO” che si è incarnato in te oggi ,in forma così maligna gettandoti nello sconforto più profondo unitamente ai tuoi cari che condividono con te questo funesto momento nei confronti del quale, le parole si arrestano. Non esistono parole, esiste solo la composta e sommessa pietà per ciò che non doveva mai accadere. Tu sei padre e nonno, quindi so bene ciò che provi e quanta lacerazione ti affligge. Con l’aiuto del Signore e con la chiarezza dei fatti, sicuramente non tornerà il sereno, ma sarà di sollievo per te nel prosieguo di questo cammino, che non doveva a questo punto, trovare il sentiero tortuoso che invece il destino, ha voluto imboccare. Ti sono vicino, sii forte, ti abbraccio elevando un pensiero paterno per la povera vittima.”
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