Santa Maria Capua Vetere, il Comitato #CominciamoDaNoi: “Discutiamo degli eventi che hanno scosso i sammaritani”

Santa Maria Capua Vetere – A venti giorni dal voto sembra che la Città stia uscendo dalla febbre elettorale che l’ha rapita negli ultimi mesi: c’è un nuovo Sindaco, un nuovo Consiglio Comunale.

Ora tutti sono più tranquilli, gli animi e gli umori stanno tornando alla normali livelli di apatia che normalmente caratterizzano la Città del Foro: ci chiediamo quindi se si può riprendere a parlare seriamente della vita vera, quella che va al di là dei santini, dei fac-simile, dei manifesti su cui sono apparsi i volti di coloro che hanno promesso una svolta, un cambiamento, un miglioramento, un’energia nuova, un futuro migliore per Santa Maria Capua Vetere.

Come Comitato #CominciamoDaNoi è proprio dell’idea di futuro della nostra città che vogliamo discutere in questa nota e riprendere il filo dagli eventi che hanno scosso l’animo dei sammaritani nel pieno del periodo elettorale: l’indagine della DDA di Napoli riguardo sospette collusioni con la criminalità organizzata (con annessi arresti) dell’ex sindaco e del funzionario del Comune.

Basta aver eletto un nuovo Sindaco a Santa Maria Capua Vetere perchè tutte le ombre ed i sospetti circa l’incombente minaccia di profonde infiltrazioni camorristiche della macchina amministrativa vadano a dissolversi?

Siamo certi che le indagini della DDA di Napoli andranno avanti e potrebbero avere nuovi ed inattesi sviluppi, anche senza il bisogno di alcun megafono elettorale, ma intanto vorremmo porre alcuni quesiti al neo eletto sindaco Antonio Mirra in merito:

– quali saranno le prime azioni dell’insediata Amministrazione per supportare gli inquirenti e consentire che quanto di non chiaro, di illecito e di sospetto possa venire presto alla luce, sgombrando il campo da qualunque dubbio circa la presenza della criminalità organizzata tra le stanze di  Palazzo Lucarelli?

– come intende muoversi per garantire la massima trasparenza sugli appalti pubblici, in particolare in relazione ai servizi di pubblica utilità come raccolta rifiuti, servizi sociali, gestione dei parcheggi, verde pubblico e guardianie?

– come interverràsulla partita del buon utilizzo dei beni confiscati per dimostrare in maniera inequivocabile di avere spezzato il meccanismo perverso che ha visto forte la connessione tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata?

Avremmo voluto che questi interrogativi avessero avuto delle risposte prima di tuffarsi tutti nella bagarre elettorale e abbiamo cercato in tutti i modi di convincere le istituzioni a rimandare il voto per fare chiarezza: così non è stato, ma non ci arrendiamo.

Il recente passato non può essere dimenticato o semplicemente rimosso dalle coscienze.

Iniziamo oggi quindi una concreta e dura battaglia fuori dall’amministrazione volta a denunciare ogni tentativo di continuità con pratiche passate; orientata ad pretendere una macchina comunale trasparente e rinnovata da ormai consunte logiche di potere; focalizzata a liberare l’amministrazione della città da interessi personalistici e da interlocuzioni sospette tra politica, imprenditoria e camorra, promuovendo e sostenendo qualunque azione, interna o esterna al Consiglio Comunale, che restituisca davvero Santa Maria Capua Vetere ai sammaritani.

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