Sant’Anastasia, sostegno ai minori e alle loro famiglie disagiate

Sant’Anastasia – Percorsi di sostegno alla genitorialità sono attivi presso l’Ente mediante il servizio di Segretariato Sociale. È un servizio di ascolto, orientamento e accompagnamento del cittadino, che rientra anche nell’ambito di una misura di contrasto alla povertà, il reddito di inclusione (REI), per il quale sono state accolte più di 400 istanze.

Su iniziativa dell’assessore alle politiche sociali Palmarosa Beneduce gli uffici comunali preposti hanno svolto un’analisi preliminare dei bisogni e delle caratteristiche dei nuclei delle famiglie beneficiarie del reddito di inclusione (REI) ed hanno iniziato a realizzare appositi progetti personalizzati di sostegno domiciliare educativo, specie a favore dei nuclei aventi caratteristiche di disagio socio culturale ed economico. La valutazione per la progettazione personalizzata è stata svolta dall’équipe multidisciplinare composto da una psicologa, un assistente sociale e tre educatrici domiciliari. Il servizio offerto ha l’obiettivo di migliorare le potenzialità dei nuclei sociali multi-problematici, mediante la realizzazione di attività di sostegno alla genitorialitá e di percorsi di reinserimento dei minori nel tessuto sociale, al fine di recuperare il senso di appartenenza e di favorire il rafforzamento e lo sviluppo dei legami familiari e sociali.

“La finalità principale dell’intervento è il sostegno al ruolo dei genitori ed alla loro relazione con i figli. Intendiamo favorire il recupero del senso di appartenenza alla nostra società e comunità, il rafforzamento dello sviluppo dei legami familiari, un maggiore grado di autonomia e inclusione, con particolare attenzione ai bisogni dei figli minori, che hanno diritto a maggior educazione e cura, sia da parte dei genitori che da parte dei nostri uffici e della rete dei servizi sociali esistenti sul territorio. Sono sfide attuali che è importante cogliere ed affrontare con efficienza ed efficacia, al fine di ridurre i fattori di rischio ed aumentare i fattori di protezione dei più deboli. Parliamo di famiglie in cui c’è un una possibilità di sostenere e rafforzare le competenze genitoriali; di minori in situazioni di disagio socio familiare, relazionale, con difficoltà di inserimento scolastico; di minori diversamente abili con patologia non grave, il tutto con la redazione di un progetto di intervento personalizzato che mette in rete tutti gli Enti preposti. Queste azioni di sostegno ai genitori – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Palmarosa Beneduce – sono svolte stimolando e incentivando la loro relazione con i minori, mediante la figura professionale della psicologa, anche per rendere consapevole la famiglia di tutta la rete di servizi e risorse esistenti ed in grado di affrontare e risolvere le diverse variabili di difficoltà familiare, sociale e psicologica dei minori, seppur in presenza di disabilità fisica o di mancanza dei genitori, aspetti questi ultimi che condizionano di più il benessere psicofisico e sociale. Sono persuasa che con una incisiva e coordinata azione è possibile recuperare e reinserire correttamente i minori nel tessuto sociale, favorendo le loro potenzialità, accompagnandoli in tutta la fase di transizione verso il mondo adulto,  favorendo il loro netto miglioramento sul piano relazionale sia con i genitori che con l’umanità”.

“Il benessere dei cittadini sicuramente è uno dei primi obiettivi della mia amministrazione. E per benessere intendo anche quello delle famiglie con problemi socio economici, soprattutto quando i problemi interessano le nuove generazioni. Chi è nel bisogno avverte la carenza del necessario e spesso non crede più al raggiungimento del benessere, per cui – dice il Sindaco Lello Abete – sia per le famiglie, sia per i figli resta molto alto il rischio di scegliere strade sbagliate. I servizi che offriamo come Amministrazione, in rete con altri Enti, vanno nella direzione di aiutare le famiglie e gli adolescenti ad uscire dal disagio economico e sociale mediante percorsi e progetti pensati ed attuati per loro, per migliorare i rapporti familiari e per garantire la sana crescita dei nostri ragazzi di qualsiasi estrazione sociale”.

 

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