Sant’Antimo, cadavere bruciato per uno sgarro legato alla droga

Sant’Antimo – Maria Migliore, originaria di Frosinone ma sposata e residente in Sant’Antimo, è stata trovata carbonizzata dalle fiamme in un fiat Dobló nella mattina di martedí 17 novembre.

Si suppone che sia stata uccisa dopo un regolamento di conti legato al mondo della droga. Ammazzata a pistolettate e poi data alle fiamme. Dopo aver identificato la vittima e sentito, i militari hanno scoperto che l’omicidio è maturato per ritorsione nell’ambito di vicende legate allo spaccio di droga.
Si è appurato che la vittima ieri sera si è recata a casa dell’assassino, F.R., 44 anni, di Sant’Antimo. Poi, l’uomo, insieme alla figlia, M.G.R., 23 anni, si è messo in auto insieme a Maria Migliore. Qui sarebbe scattato un altro litigio e la donna sarebbe stata uccisa. Poi la 23enne ha chiamato il fidanzato, G.G., di 21 anni, per aiutarla a nascondere il cadavere. I tre hanno quindi dato fuoco alla vettura con il cadavere di Maria ancora dentro.

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