Sistema Penitenziario Regione Puglia, Montesano: “Nonostante i gravi disagi la Polizia Penitenziaria presente e attiva come non mai”

Primo Piano – Una situazione ormai drammatica e apparentemente senza via d’uscita e ciò che contraddistingue le condizioni , l’organizzazione e la vivibilità  lavorative  del personale di Polizia Penitenziaria negli istituti penitenziari dell’intero territorio nazionale  e , in particolare , della regione Puglia , a  fronte di un sovraffollamento delle infrastrutture penitenziarie che, solo numericamente attenuato , ma non in Puglia , rispetto ai decorsi anni è comunque   di ardua sopportazione in ragione delle  gravissime  carenze,  oltre  che  degli immobili ormai vetusti, relative agli organici soprattutto del  Personale di Polizia Penitenziaria che e particolarmente carente in quasi tutte le strutture e servizi .

nel mese di Marzo dopo le durissime giornate che hanno caratterizzato estreme criticita a seguito della clamorosa evasione di 70 detenuti dalla CC. Foggia , la violenza inaudita di una parte della popolazione detenuta fuori da ogni logica hanno determinato un azione di radicale cambiamento di rotta ma non di rinnovamento ed oggi assistiamo a reazioni  incontrollate, dell’amministrazione locale e regionale, nei confronti di dirigenti sindacali che hanno rappresentato nelle forme consentite i disagi e le difformità che ancora si evidenziano presso la struttura Foggiana .

 Tra l’altro nei giorni scorsi e stato trasmesso al presidente del Consiglio dei ministri  Conte  al ministro della Giustizia Bonafede a tutti i Gruppi parlamentari della Camera e del Senato della Repubblica , nonché , ai prefetti della regione Puglia, un dossier sul sistema penitenziario in Puglia , a  seguito delle numerose visite e assemblee, tenute con il personale di Polizia Penitenziaria dai componenti statutari O.S.A.P.P. Puglia e lo scrivente componente della segreteria generale almeno negli ultimi tre anni che  hanno determinato sulla base dei confronti territoriali “de visus e di ascolto” la necessita di esporre le gravissime condizioni lavorative ed organizzative della Polizia Penitenziaria della regione in argomento.

             La ragione di tale articolata documentazione nasce dalla necessita  non più rinviabile per un rinnovamento sia nel riferimento regionale che nelle articolazioni territoriali , altresì , dalla necessità immediata di un sostanziale ampliamento degli organici principalmente  della Polizia Penitenziaria e  del comparto ministero .

Le criticità contenute nel documento e un ulteriore grido d’allarme che lanciamo alla politica e alle istituzioni con l’auspicio avvio procedure per sostanziale cambiamento ed individuazioni sanzionabili responsabilità .

“”continua il sindacalista ”” la grave carenza organica l’assenza dell’amministrazione centrale istituzioni e politica impegnati a ben altre cause fanno della Regione Puglia la più esposta ai vari rischi interni, nell’auspicio che nulla accada non possiamo non rimarcare precise responsabilità per le criticità degli eventi che solo grazie allo spirito di sacrificio professionalità e senso di appartenenza degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria e di tutti gli operatori  sono state  contenute nonostante il grave momento legato all’emergenza epidemiologica da COVID-2019 (“Coronavirus”).

“Conclude Montesano” episodi   al pari di altri in questi ultimi mesi in danno dei poliziotti penitenziari costituisce un evidente segnale del salto di qualità che le organizzazione criminali stanno adottando in termini di strategia della tensione e della intimidazione nei confronti del Corpo di polizia che, pressoché abbandonato a se stesso, gestisce la precaria sicurezza delle carceri e garantisce all’interno delle stesse il rispetto della legalità e la tutela degli interessi della  collettività nazionale , mentre tutti gli eletti dal Popolo che formano l’attuale governo poco hanno fatto se non peggiorate le gravissime carenze che da troppo tempo attanagliano il sistema penitenziario e alla sicurezza pubblica.

Nei prossimi giorni comunicheremo iniziative di protesta e avvio procedure presso sedi giurisdizionalmente competenti anche per le continue violazioni del C.C.N.L. e prerogative sindacali.-

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