Storia della cagnolina Laica, la piccola cerimoniera di Palazzo San Carlo

Santa Maria C.V. – Sono tante le storie di rapporti tra gli animali, in particolare i cani, e i propri padroni che hanno colpito l’immaginario collettivo, emozionando tante persone.

Nel novero di queste storie entra a pieno titolo quella della cagnolina Laica, un pastore tedesco, abbandonata dal suo precedente padrone che non volle accollarsi le spese per le sue cure dovute a una malformazione al mesoesofago, ed adottata nel 2010 da Gennaro Stroppolatini.

Gennaro Stroppolatini con Laica

Gennaro adottò Laica e si prese cure della piccola cagnolina seguendola, passo dopo passo, per tutto il periodo delle cure dovute alla sua malformazione. Da lì nacque una grande affinità fra i due; con il tempo la loro complicità diventò una delle tante belle storie da raccontare sul rapporto fra cane e padrone, che a volte è uno dei legami affettivi più appaganti ed empatici che l’essere umano possa provare. Gennaro nel 2010, era il neo proprietario di Palazzo San Carlo, situato a Santa Maria Capua Vetere in fase di ristrutturazione sotto la sapiente supervisione del restauratore Elio Guerra. Laica si adattò subito alla nuova dimora e iniziò ad essere una sorta di piccola cerimoniera della struttura ottocentesca, che, una volta ristrutturata, iniziò ad essere sede di tanti eventi musicali e culturali ideati dall’Associazione “Amici di Palazzo San Carlo”.

Laica diventa una figura familiare per tutti i frequentatori del palazzo e si fa apprezzare per la discrezione con la quale presenzia alle serate: dagli eventi istituzionali ai concerti inaugurali per ben 7 anni. Pochi mesi fa purtroppo, il destino si accanisce di nuovo contro la povera cagnolina, che si scopre e’ affetta da un cancro andando incontro ad una inevitabile destino. Gennaro si rivolge a vari veterinari e cliniche ma i suoi disperati tentativi nel cercare di trovare una cura sono vani e lo stesso Gennaro impotente a tutto ciò cade anche in profonda depressione per il dolore. La salute della povera Laica peggiorava di giorno in giorno e il suo padrone si è lasciato andare ad un ultimo slancio d’amorevolezza verso la sua amica fedele, che tanto affetto gli aveva dato in questi anni. Il 12 maggio a Palazzo San Carlo si celebra un concerto in onore di Laica con la presenza di amici e soci dell’ associazione.

La locandina del concerto per Laica

La locandina del concerto per Laica

Un trio con Luca Improta, prima viola del Teatro San Carlo, Fabiana Sirigu al violino e Carla Feola al pianoforte intrattiene tutti gli ospiti intervenuti con overture e colonne sonore tratte da film; particolarmente coinvolgente è stata l’interpretazione di Meditation, estrapolata dalla Thais di Messenet, brano molto caro alla famiglia Stroppolatini, e la lettera inviata dalla Soprintendenza del Teatro San Carlo Rosanna Purchia impossibilitata a presenziare per impegni istituzionali ma che nelle sue righe esprime tutta la sua vicinanza al concerto per Laica. Nel corso della serata tutti gli ospiti hanno notato le condizioni precarie dell’animale che pero’ ha sempre dimostrato forza e dignità fino all’ultimo. Nel corso della notte la piccola cerimoniera entra purtroppo nella fase critica della malattia ed il suo eterno amico con un sofferto atto d’amore la aiuta a non soffrire più.

La mattina successiva del 13 maggio la piccola Laica ha smesso di esistere e il suo amico Gennaro ha voluto ulteriormente omaggiarla come si fa con una principessa donandole una piccola collana di perle che ha ancora con se. Il sesto senso degli animali è un qualcosa di inesplorato e di inesplorabile dall’essere umano, piace immaginare che Laica abbia resistito fino all’ultimo per non deludere il suo padrone e presenziare alla bellissima festa organizzata in suo onore, ad un mese di distanza Gennaro non si dà pace per la perdita “..Quando rientro dal lavoro mi manca il suo abbaiare di benvenuto e non vedo più il suo musetto nero tra le sbarre del cancello che ansima affinché io apra subito il cancello.. mi manca il ticchettio delle sue unghiette che preannunciava il suo arrivo nella mia stanza …spesso la penso ma devo farmi forza…”. Palazzo San Carlo adesso è più vuoto, ma siamo sicuri che il ricordo della piccola cerimoniera delle serate musicali e culturali non svanirà, perché questa è una bella storia, e le belle storie di questi tempi sono rare e restano dentro per sempre. Gennaro Stroppolatini infine ha voluto anche una presenza visiva di Laica ed ha commissionato da uno scultore un suo busto con le perle al collo che a breve quando sarà pronto lui esporrà nel Palazzo San Carlo in suo onore.

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