Cesa, l’Asprinum Festival 2022 chiude il sipario con numeri da record

Cesa – Con un’opera d’arte si è conclusa l’edizione 2022 dell’Asprinum Festival ed è un capolavoro a tre mani realizzato nell’ambito di una mostra collettiva che ha saputo racchiudere l’essenza della manifestazione trasformando in forme e colori il progetto di promozione e valorizzazione che riguarda le Alberate ed il vino Asprinio. 

“Il Dono”, questo il titolo del quadro, rispecchia l’identità, la comunità ed il rilancio del territorio; elementi che sono emersi chiaramente durante i sette giorni della kermesse appena conclusa durante la quale un connubio di forze legato da un’unità di intenti ha ben interpretato lo spirito della rassegna che è stata, anche stavolta, una straordinaria vetrina per un intero territorio che da anni è impegnato a mantenere vive le eccellenze e le tradizioni, anche come veicolo di promozione.

Tra visite guidate alle grotte tufacee e alle alberate, tour immersivi nell’enogastronomia territoriale, masterclass, giochi, intrattenimento, concerti e tanto altro ancora; la comunità cesana ha accolto oltre 15mila presenze nei sette giorni della manifestazione che è stata organizzata dalla Pro Loco con il sostegno del comune di Cesa e co-finanziata dal progetto Poc della Regione Campania. 

Un evento diffuso, partecipato, davvero autentico come lo è il nostro prodotto d’eccellenza. Un’edizione positiva con grandi ospiti, un pubblico bello, attento, curioso. Una macchina organizzativa importante, che ha saputo farsi carico delle diverse esigenze con grande professionalità ed entusiasmo che grazie alla collaborazione di tutta la comunità ha creato le condizioni per dare il via ad un lungo viaggio con la speranza che ci possa portare molto in alto. 

Un entusiasmo che si è intrecciato nel nostro tessuto culturale lasciando sul terreno buone pratiche e belle collaborazioni, che frutteranno anche in seguito per sottolineare il nostro senso di appartenenza e l’orgoglio, appunto, di far parte ad una comunità culturale che ci abbraccia e ci sostiene.

Oggi, a sipario chiuso e luci spente resta una comunità che guarda avanti e, forte del successo ottenuto, si pone grandi e prestigiosi obiettivi per attestare l’eccellenza di un modello che ha integrato la conservazione e valorizzazione degli elementi paesaggistici, del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico e si è imposto, in questi anni, come emblema e simbolo di buona pratica da emulare e trasferire.

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