Fujenti in piazza Trieste nella giornata di Pasquetta

Carinaro – Si rinnova l’appuntamento in piazza Trieste con i Fujenti  che  con devozione e fede hanno emozionato tutti i cittadini presenti.

I battenti, o fujénti, sono un gruppo di persone devote alla Vergine dell’Arco venerata nel santuario della Madonna dell’Arco nel comune di Sant’Anastasia. Ogni anno, nella giornata di Pasquetta, il lunedì in albis, una moltitudine di gente proveniente in massima parte da altre località campane, percorre le strade che conducono al santuario; essi sono appunto i fujenti (letteralmente coloro che vanno, italianizzazione del napoletano) devoti alla Vergine per le “grazie” che Ella ha elargito loro o ai propri cari.

I fujenti sono caratteristici oltre che nel vestire completamente di bianco con una fascia trasversale azzurra, anche perché in molti casi per spirito di sacrificio camminano a piedi nudi e in alcuni casi, nelle immediate vicinanze dell’edicola votiva della Madonna, proseguono in ginocchio o carponi (anche se tali pratiche stanno venendo meno col tempo). In molti casi la vista della Vergine dell’Arco provoca stati di forte emotività che non di rado sfociano in pianti, urla e convulsioni. Per tale motivo il comune di Sant’Anastasia ogni anno stabilisce oltre un presidio di vigili urbani, anche uno della Croce Rossa Italiana. Nonostante questi aspetti di forte impatto emotivo, la Pasquetta dei fujenti, questo fiume di gente vestita di bianco che innalza al cielo gli stendardi raffiguranti l’effigie della Vergine, è tra le feste religiose più suggestive del sud Italia.

I battenti si suddividono in due gruppi:

Fujènti: coloro che si recano in pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Arco; essi sono vestiti di bianco e indossano due fasce una blu l’altra rossa, che simboleggiano i colori del manto della Vergine Maria, essi portano con sé stendardi di notevoli dimensioni e vengono accompagnati da un altarino rappresentante lo Spirito Santo.

Battenti: coloro che durante la settimana santa e in particolare il venerdì santo in cui si ricorda la morte di Cristo, si percuotono il corpo con l’ausilio di flagelli e formelle di sughero chiodate, questi sono vestiti con una tunica bianca e indossano un cappuccio tradizionale.

Collegati al nostro canale whatsapp per restare aggiornato