Compagnia Teatrale Stabile Meridionale, Truosolo: “La vita è tutto un papocchio, va vissuta in pieno”

Carinaro – Come di consuetudine, anche l’anno 2015 ci saluterà con una strepitosa performance teatrale, “Il Papocchio” diretta da Gianni Truosolo.

Il regista porta in scena il 26 dicembre 2015, dopo circa  20 anni un lavoro di Samy Fayad “il papocchio”,  emozioni e nostalgia legano lo spettacolo al regista, in quanto questo lavoro  fu’ l’ultimo rappresentato con la direzione dell’emerito regista e fondatore Giacinto Carafa. L’intento della CTSM, è quello di far rivivere alle nuove generazione quelle che sono state le radici della compagnia, ormai quasi prossima ai 40 anni di attività. Gianni Truosolo in un’intervista ai microfoni di Contrasto Tv dichiara:

 Quali sono le novità che ci riserva la commedia in scena il 26 dicembre?

“Dopo tanti anni da regista, quest’anno ritornerò ai miei primi passi nel mondo del teatro, sarò anche io attore.”

In questo percorso artistico della CTSM, cosa ha trasmesso ai giovani o persone che si sono avvicinati al mondo del teatro?

“Ringrazio tutte le persone che in questi quasi 40 anni di storia della Compagnia Teatrale Stabile Meridionale hanno dato un contributo, spero di aver insegnato qualcosa a tutti coloro che si sono tuffati in questa nobile arte che è il “teatro”.

 Conosciamo meglio chi è Samy Fayad, autore della commedia “Il Papocchio”?

“Samy Fayad era un autore molto conosciuto e rappresentato da varie compagnie di spessore anche mondiale, era un giornalista oltre che radiofonico, nasce a Parigi nel 1925, da genitori libanesi. Lui vive undici anni in Venezuela e all’età di tredici anni si trasferisce a Napoli, trovando nella napoletanità il terreno fertile per i personaggi, i costumi e l’ambiente delle sue commedie. ”il papocchio” ossia la questione settentrionale. Fu rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1970 dalla compagnia del grande Nino Taranto.”

Il “papocchio” può essere attinente alla vita quotidiana?

“Ma la vita e tutta un “Papocchio “(ride),  ma la vita e un dono di Dio e quindi va goduta in pieno anche nell’ingarbugliate vicende di tutti i giorni”.

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