Agro Aversano, inaugurazione sportello ‘Nodi in comune’

Agro Aversano – Tanto entusiasmo e un impegno per la Regione: entro la fine di giugno  confronto sui bandi per il Terzo Settore.

È stato presentato martedì 11 giugno presso la Fattoria Sociale “Fuori di Zucca” di Aversa il progetto “Nodi in Comune”, promosso nell’ambito  della Coprogettazione Sociale lanciata nel Centro di Servizio per il  Volontariato  Asso.Vo.Ce. a partire dal 2018. I “NoDi in Comune” offrono una risposta concreta ai bisogni espressi da  cittadini vittime di discriminazioni di qualunque tipo: a partire dal 14  maggio i Comuni di Castel Volturno, Frignano, San Cipriano d’Aversa e  Teverola ospitano presso le proprie strutture le organizzazioni di  volontariato e i professionisti che, attraverso un approccio integrato,  prendono in carico i disagi espressi dagli utenti accompagnandoli ai  servizi più idonei.  Un progetto che ha suscitato l’interesse delle  Istituzioni, tanto da lasciare intendere la possibilità di sviluppi su  altri territori:  questo è l’impegno del Consigliere Comunale di Cesa  Raffaele Bencivenga e dalla Consigliera Comunale di Parete Rosalba  Rispo, che si sono detti disponibili a sostenere la nascita di nuovi  NoDi nei loro comuni, nei limiti delle rispettive amministrazioni. Non  sono tuttavia tutte rose e fiori: alcune reti organizzative hanno avuto  difficoltà a prendere possesso dei locali loro garantiti, e l’impatto  dei recenti “cambi di guardia” conseguiti alle elezioni comunali è  ancora tutto da valutare. Le attività tuttavia vanno avanti, premiate dall’interesse della
comunità: questo anche grazie, come introdotto dal direttore del CSV  Giulia Gaudino, da un’attenta analisi dei bisogni  “Prima dell’avvio  delle attività progettuali ci siamo interrogati su quali fossero i  principali bisogni della comunità, e l’assenza di un servizio che  tutelasse una popolazione così composita dalle discriminazioni era  evidente: in questa fase, insieme agli assistenti sociali impegnati nel  progetto, stiamo lavorando ad una ricognizione territoriale dei servizi  sociali attualmente attivi in materia di discriminazione. Il nostro  obiettivo è quello di stilare una Carta dei Servizi territoriali tesi a  combattere la discriminazione, un documento che faciliti l’orientamento  al cittadino e permetta una programmazione razionale delle attività:  vogliamo intervenire laddove c’è un bisogno, investendo risorse in  attività necessarie al benessere della comunità, e prevenire duplicati  di servizi già in essere”. L’entusiasmo delle organizzazioni è palpabile: Vittorio Romano di Vinci,  “stupito”,  dal bacino di disagio territoriale emerso dopo le indagini  del CSV, si professa “convinto che azioni come queste possano avere un  profondo impatto sulla comunità”; Antonio Zacchia di Sì Teverola  evidenzia il carattere “rivoluzionario” del progetto, che “fornisce alla  popolazione gli strumenti per difendersi laddove è interesse di molti  lasciarla debole e inerte”. Sonia Ferrara de Il Coraggio di Briciola e  Candida Costigliola di ARCA, tra le prime ad accogliere cittadini in  condizioni di bisogno all’interno dei loro sportelli, rispettivamente a  Frignano e Castel Volturno, hanno sottolineato “la novità” di un  servizio finora mai garantito a livello istituzionale. “Come cittadino originario di Mondragone” ha dichiarato Giovanni  Zannini, intervenuto nel corso dell’evento “conosco le realtà che i  volontari vivono ogni giorno, e non posso che applaudire all’impegno  della rete; come Consigliere della Regione Campania conosco bene a mia  volta le difficoltà di un’istituzione che spesso vorrebbe, ma non può.  In parte sbagliamo anche noi, quando valorizziamo esclusivamente gli  aspetti finanziari della nostra gestione ai danni del servizio agli  ultimi o, ancora peggio, quando vogliamo investire di un significato  politico azioni di solidarietà. Tuttavia, farò il possibile per  sostenere questa bella realtà”. Un impegno assunto da Zannini ed immediatamente raccolto dalla  presidente del CSV Asso.Vo.Ce. Elena Pera che ha denunciato “i ritardi  della Regione Campania nel pubblicare i Bandi locali per il Terzo  Settore, così come previsto dagli  articoli 72 e 73 del Codice del Terzo  Settore”. “Parliamo di fondi esistenti” ha proseguito la presidente, “ che  rappresenterebbero un volano per tante attività sociali. Diverse Regioni  hanno già emanato direttive proprie, sarebbe ora che la Campania facesse  la sua parte”. Un botta e risposta che si è concluso con l’impegno di Zannini di  organizzare, entro la fine di giugno, un incontro  con la Dirigente per  le Politiche sociali e socio-sanitarie Fortunata Caragliano per poter  discutere di questa e altre problematiche. L’incontro si è concluso con un piacevole buffet offerto dalla  Cooperativa Sociale Un Fiore per la Vita e con l’appuntamento al 26  giugno presso la Caserma Sacchi di Caserta: in questa occasione saranno  presentati i Punti di Tutela dei Diritti attivi a Caserta, Vairano  Patenora e presso il carcere di Carinola.

Il progetto NoDi In Comune è realizzato in partenariato con: le  associazioni di volontariato Associazione Mamme Coraggio e Vittime della  Strada Onlus, ARCA, Il Coraggio di Briciola, Omnia Onlus, Patatrac,  Nella Rete, Siam, Sì Teverola, Vinci, Work in Progress; le associazioni  di promozione sociale Patatrac e Comitato Don Peppe Diana; le  Cooperative Sociali Agropoli e Davar Onlus; le amministrazioni comunali  di Castel Volturno, San Cipriano D’Aversa, Frignano e Teverola; CPIA Caserta.

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