Tesseramento PD, arriva la risposta a Torino di Mario Masi

Carinaro – L’ex sindaco Mario Masi risponde ad Armando Torino sulla questione Partito Democratcio di Carinaro:

“Caro Armando,

Mi sono voluto imporre una pausa di riflessione prima di  farti conoscere il mio pensiero sul tuo invito a  “smorzare” i toni dello scontro in atto all’interno dei democratici di Carinaro   e a riportare sul tavolo provinciale la questione della “ forzata “ interruzione del tesseramento.

Ancora una volta ho apprezzato la sincerità che solitamente  accompagna le tue iniziative unitarie, anche perchè provengono da una persona che, sin dai tempi di Primavera Democratica,insieme a me, ha fatto enormi sforzi per superare i pregiudizi personali ed ideologici che stentavano a far nascere il centro-sinistra di Carinaro; sforzi  culminatI poi, come ricorderai, nei miei progetti di  PATTO PER CARINARO prima e di RINNOVATO PATTO PER CARINARO dopo.

Anche per questo non posso restare insensibile davanti ai tuoi appelli a smorzare i toni e alla tua implicita speranza che, con l’accordo sulle tessere residue, possa  imboccarsi la via dell’unità.

Tu  sai benissimo  quanti sforzi siano stati da noi fatti, anche con istanze scritte, con gli organi provinciali e regionali del partito per intervenire sul “caso” Carinaro e di adoperasi per l’unità.

Questa ricerca passava imprescindibilmente attraverso un chiarimento di fondo all’interno del partito locale e la sostituzione del Commissario Villano, persona completamente  assente dal paese e priva di quella indispensabile dote di  esperienza e saggezza che solitamente devono accompagnare  una “mission”  di pacificazione.

Su questi nostri  ripetuti sforzi  nessuno, da Carinaro o da Caserta, ha speso un minimo di attenzione. Il commissario Villano però, sulla scorta di una strategia provinciale, si è dimostrato attento soltanto  a rafforzare  le posizioni dei suoi compagni di corrente all’interno del Circolo di Carinaro, come lo dimostra la vergognosa vicenda del taroccato tesseramento 2014.

Fatta questa doverosa premessa, non posso fare a meno però di esprimerti anche  tutti i miei dubbi in ordine a quella  tua segreta  speranza che una intesa provinciale sulla gestione  residua del  tesseramento, interrotto per colpa di altri, basti per recuperare unità.

Sai troppo bene che il contrasto in atto, di cui la vicenda del tesseramento è sintomo, nasce da radici ben più profonde. Esso si lega alla nascita stessa  della lista che ha vinto le ultime elezioni amministrative, formata al di fuori del partito e senza l’avallo degli organi statutari; una lista che veniva a sancire una intesa a livello personale di una parte del P.D con rappresentanti  della destra e con coloro –  i berlusconiani  – che nelle aule consiliari negli ultimi 10 anni si erano dimostrati  i veri nemici del centro sinistra di Carinaro.

Intanto mi fa sorridere il fatto che nel circolo P.D di Carinaro vi sia chi, dopo che non si è fatto  scrupoli quando si è trattato di stringere alleanze con la destra e con i veri nemici del centro sinistra degli ultimi 10 anni, oggi si scandalizza che Peppe Barbato, con un lungo vissuto all’interno della D.C, partito che ha contribuito alla nascita del P.D nazionale,  e con diverse esperienze in governi  locali di centro sinistra, anche per volontà di chi oggi lo osteggia, chiede di tesserarsi al nostro partito. Tra l’altro  non mi pare poi  che Barbato fosse  venuto a tesserarsi spalleggiato dalle sue truppe, ma soltanto accompagnato da moglie e fratello.

Maggiore saggezza politica avrebbe dovuto consigliare atteggiamenti meno intransigenti e più attendeisti, perché  l’ingresso di Barbato nel P.D avrebbe potuto  essere di aiuto a recuperare più agevolmente unità e pace nel partito.

Non ci vuole molto però  a capire che per alcune persone  il vero discrimine per essere favorevoli all’ingresso di nuovi soci nel nostro partito sia solo  quello che questi ultimi   siano  in possesso di un  certificato di fedeltà a Dell’Aprovitola e C. !

Allora, caro Armando, ti sembra normale  che la vicenda elettorale di maggio 2014,nella quale si consumò un accordo ibrido e grave,debba restare un fatto che non merita  neppure un minimo di  discussione  all’interno del  nostro partito di Carinaro o di Caserta ?

E’ fin troppo evidente che a Caserta come  a Carinaro non ci sia alcun interesse ad aprire la discussione sui gravi fatti accaduti, ma che vi sia solo l’interesse a consolidare le posizioni di una determinata corrente.

Poveri miopi ! Non si accorgono che così facendo il partito si spacca e  si indebolisce e che, anzi, si creano le premesse  per inevitabili scissioni. Il diffuso malessere in atto in gran parte delle realtà locali, unitamente alla pesante situazione che regna nel partito nazionale, regionale e provinciale dovrebbero rappresentare per  loro un monito allarmante.

Impedire una siffatta discussione, significa rafforzare negli altri la convinzione che nel nostro partito domani tutto potrà essere tollerato, persino le operazioni politiche  più spregiudicate ! A chi ha la memoria corta vorrei ricordare che, quando 12  anni addietro  misi in campo lo storico incontro tra cattolici e progressisti, non solo lo offrii all’esame  e al dibattito dell’intero paese in una sala consiliare stracolma di gente, ma che cercai anche ed ottenni sempre  il consenso degli organi di partito, come risulta dai verbali delle affollate assemblee tenute in quell’epoca nella sede di Via Trieste.

E che dire,caro Armando,della recente vicenda del tesseramento, una delle pagine più tristi della storia politica di Carinaro? Ti pare tollerabile che, a fronte di regole imposte dal partito provinciale, che non prevedevano alcuna riserva a favore dei vecchi iscritti, regole accettate da tutte le componenti provinciali, c’è stato chi a Carinaro, solo perchè non gli garbavano le persone che si venivano a tesserare, si sia   arrogato il diritto, con il sostegno del sindaco e dei suoi amici, di offendere tutti, soprattutto le donne presenti,di cacciare tutti fuori, di sbarrare le porte del circolo e di  oscurare il simbolo, che sono atteggiamenti tipicamente dei padroni e dei fascisti, di una gravità inaudita in un partito che nel suo logo utilizza la parola “ democratico “ ?

Quella inferta, è stata una ferita profonda, difficilmente sanabile, se non  con un chiarimento profondo e  con pubbliche  scuse nei confronti dell’intera Città di chi la provocò e di chi condivise!

Ed infine, ti sembra giusto che a me, uno dei fondatori del P.D e del centro-sinistra di Carinaro e ad altri ex amministratori, pur essi di sinistra, sia stato tolto il diritto di potersi rinnovare la tessera, e questo per colpa di chi  aveva scelto la strada di non rinnovarla solo per fare un poco di scena ?

Questi, caro Armando, sono i veri nodi da sciogliere nel P.D di Carinaro.

Far finta di niente,evitare questa discussione, come succede ormai da circa 2 anni, significa eludere le questioni vere che hanno determinato la situazione di stallo, significa comportarsi come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere.

Le tessere, la scelta del nuovo segretario o del  direttivo,sono piccole miserie umane che non mi appassionano più di tanto.

Sono, invece, interessato affinchè nel partito ritornino per tutti  le condizioni di democrazia e di libertà e di poter esprimere il dissenso senza che ciò  procuri il rischio che si debba fare a pugni con il prepotente di turno che, pensando di stare a casa sua, pretende servile obbedienza.

E’ mai possibile che nessuno dell’altra parte si rende conto che sull’operato dell’Amministrazione non possiamo dare un consenso scontato o obbligatorio. Il nostro consenso deve essere conquistato sul campo, giorno per giorno, confortato da provvedimenti legittimi e che vanno nella direzione dell’interesse generale della comunità:  questo per la semplice ragione che l’Amministrazione in carica è nata fuori dal partito, senza l’avallo degli organi statutari, figlia di accordo privato, contraddittorio  e politicamente spregiudicato. Perbacco, dimenticavo che ti sto parlando da ex iscritto del P.D ! In questa vicenda, quello che è più incredibile è che mi debba ritrovare senza tessera a causa di prepotenze umane; e questo, francamente, non mi va proprio  giù !!!!!

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