Tesseramento PD, l’ex segretario Masi: “Non rispondo in nome della piccola Rosa, ma quando attudirò il dolore rispondo a tutti voi”

Carinaro – La piccola città di Carinaro ha vissuto, in questi giorni, momenti dolorosi per la tragica morte della piccola Rosa. Incurante di questo stato di disagio presente nella popolazione, una parte del PD, quella venduta a Dell’Aprovitola, polemizzando senza alcun rispetto, è ritornata sulla questione “tesseramento” anno 2015, attribuendo, all’altra parte del PD, responsabilità che essa stessa ha.

Per il momento, non risponderò in onore della memoria della bambina che ho avuto tra le braccia il giorno prima, quando era ancora viva, per un contatto che ho avuto con la sua famiglia. Lo farò, però, quando il tempo avrà attutito il dolore. Per il momento, dico che il tesseramento 2014 è stato taroccato dalla parte che difende l’amministrazione, utilizzando circa cinquanta moduli fotocopiati, tanto che, contrariamente a quello che dicono, non è stato ratificato dagli organi provinciali. Le illegalità sono continuate, anche quest’anno, con il tesseramento del movimento giovanile, del quale non si è avuta alcuna traccia (senza avviso, tutto alla “chetichella”). Illegale, infine, e contro ogni forma di democrazia, è stata l’occupazione della sezione e l’oscuramento del simbolo alla presenza di un garante, cosa che ricorda forme attuate dallo squadrismo fascista. Solo il tesseramento del 2015 ha rispettato i dettati dello statuto: le adesioni non sono avvenute all’interno di una proprietà privata (l’acquario) ma nella sezione, dove la gente, anche se sollecitata, ha chiesto liberamente la tessera. Altre persone sono andate via per il marasma creato dal gruppo facente capo a Dell’Aprovitola.

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