Violenza contro le donne, Forza Italia Caserta bacchetta il Comune: “Non basta un convegno per sensibilizzare”

Caserta – “Sul tema relativo alla violenza sulle donne il Comune di Caserta ha dimostrato ancora una volta le proprie lacune.

Fanalino di coda nazionale per qualità della vita, anche in questo delicato settore ha mostrato di avere alcuna sensibilità al problema: l’assenza assoluta di programmazione per favorire la cultura della prevenzione di fenomeni di violenza di genere e di sessismo, la mancanza di iniziative tese alla formazione delle nuove generazioni, ed in generale la mancata adesione al piano strategico nazionale, costituisce una grande opportunità mancata per tutta la cittadinanza casertana. Non è sufficiente aderire alla campagna nazionale del cd. “posto occupato”, né organizzare un convegno a distanza di circa una settimana dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne per incidere in modo efficace sul substrato sociale e tenere alta l’attenzione su una tematica così delicata”.

E’ la dura presa di posizione della Commissione Famiglia, Cultura, Pari Opportunità costituitasi in seno al Coordinamento cittadino di Forza Italia Caserta.

“In Italia, il 31,5 % delle donne tra 16 e 70 anni (6.788.000) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4.353.000) ha subito violenza fisica, il 21% (4.520.000) violenza sessuale, il 5,4% (1.157.000) le forme più gravi della violenza sessuale, come lo stupro ed il tentato stupro. Sono 4.400.000 le donne che dichiarano di subire o aver subito violenza psicologica dal partner attuale, corrispondente al 26,4% delle donne in coppia (1 su 4). Le vittime di stalking sono 3.466.000: il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Solo il 3% delle donne si rivolge ai centri antiviolenza. In questo contesto, è evidente che la sensibilizzazione costituisce il primo passo verso una cultura del rispetto e della coscienza di sé. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, all’indomani della Convenzione di Istanbul, ha emanato un piano nazionale con l’indicazione per il triennio 2017/2020 dei principali ambiti di intervento a cui ogni Ente locale deve uniformarsi, sia in termini di prevenzione, sia in termini di protezione e sostegno, sia, infine, in termini di persecuzione e pena. Il Comune di Caserta non ha fatto abbastanza”.

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