Casapesenna – Venerdì 24 ottobre 2025, nella cornice simbolica del bene confiscato alla camorra e restituito alla comunità, il centro “Centro Rosario Livatino” di Casapesenna (CE) ha ospitato la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale Agrorinasce – Letteratura per il Sociale e la Legalità. Alla presenza di autori, studenti, operatori culturali e istituzioni, l’evento ha ribadito l’importanza della scrittura come strumento di impegno civile e rigenerazione del territorio.
Fin dai saluti istituzionali, si è respirata un’aria di speranza: la location stessa — un ex luogo di oppressione — trasformata in spazio di cultura e partecipazione, ha fatto da protagonista. Le diverse sezioni del premio (narrativa edita, saggistica edita, narrativa e saggistica inedite, giovani) hanno dato voce a opere che indagano la legalità, la memoria, la comunità. Una giuria qualificata, guidata dall’editore Paolo Miggiano insieme ai professori Lucia Monaco e Luca Frassineti e al dottor Giuseppe Fragna, ha consegnato riconoscimenti che non erano solo targhe ma testimonianze concrete di un percorso culturale condiviso.
Un momento particolarmente toccante è stato il conferimento della menzione speciale al prof. Ettore Cantile per il suo libro Essere giornalisti, realizzato insieme agli studenti del liceo e dedicato alla figura del martire del giornalismo Giancarlo Siani. Cantile, intervenendo, ha ricordato che “essere giornalista significa assumersi la responsabilità del racconto”, e ha voluto sottolineare come il libro non sia solo memoria, ma impegno attivo per le nuove generazioni.
La cerimonia si è conclusa con un messaggio forte: la cultura come antidoto alle mafie, il bene comune come risultato della partecipazione. Autori premiati, finalisti, giovani lettori e cittadinanza si sono uniti in un applauso che ha superato le barriere della letteratura. Nel cuore della Campania, un bene confiscato vive di nuove storie, nuove speranze, e il Premio Agrorinasce conferma che il riscatto è possibile — parola dopo parola.


