Napoli – Gli studenti hanno incontrato e ascoltato la testimonianza di Beatrice Federico, moglie di Raffaele Pastore, imprenditore ucciso dalla camorra a Torre Annunziata nel 1996
È partito anche in alcune scuole della Campania il progetto “Onda pazza – Il filo della memoria” (che si propone di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo 35 scuole di 7 regioni italiane – Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna).
La scuola media S. Alfonso Maria de Liguori di Napoli ha coinvolto 17 ragazzi e ragazze di seconda media di tre classi diverse. Il gruppo ha ascoltato la testimonianza di Beatrice Federico, moglie di Raffaele Pastore, imprenditore ucciso dalla camorra a Torre Annunziata nel 1996. Gli alunni si sono cimentati nella realizzazione di podcast.
La scelta del podcast è stata decisa perché consci di un’epoca in cui lo storytelling può coinvolgere tutti alla riflessione e all’esplorazione dei temi legalità e memoria in maniera differente, stimolando la loro capacità immaginativa e creativa. Il laboratorio podcast ha permesso loro di attivare la propria creatività per la costruzione di un testo collettivo, attraverso letture testuali nuove, utili all’esercitazione e alla scoperta della voce come strumento di trasmissione.
Il tema principale da cui si è partiti nella costruzione del testo è stato la paura. Grazie all’immaginazione del gruppo si è costruita la visione fantastica di una città metaforica, in cui affrontare la propria paura, insieme, con il coraggio e la solidarietà, diventa un atto di forza, indispensabile per sconfiggere la maledizione che costringe la città a non avere colori ed essere minacciata dalle ombre del potere criminale.
Anche la IV E del liceo classico Vittorio Emanuele ha ascoltato la testimonianza di Beatrice Federico. Il Liceo è nel centro storico di Napoli, la sua posizione geografica non si assolve dalla crudele prevaricazione e manifestazione della camorra, ma mantiene una sua separazione netta, per motivi economici e sociali.
Grazie alla condivisione di un episodio di violenza realmente accaduto in un quartiere non lontano dal centro, il gruppo ha cominciato a elaborare una storia di finzione il cui protagonista viene imbrigliato nella rete illegale e ricattatoria della camorra. Il livello di preparazione scolastica ha permesso ai ragazzi di riflettere e innestare, nel tema della criminalità organizzata, concetti filosofici più ampi e affini alla loro formazione: la hybris e la teodicea su tutte. Rielaborati all’interno del progetto di “Onda pazza”, sono stati utili per l’approfondimento dell’argomento e la definizione finale del podcast.
La III A della scuola media statale Darmon Classico ha ascoltato, insieme ad altre classi e alla presenza di alcune madri invitate alla giornata, la testimone. Il tema centrale e fondante del poscast è stato la solidarietà, attraverso la descrizione di un quartiere di sole case blu in cui la parte sana e legale della città decide di smettere di restare in silenzio e accettare l’illegalità quotidianamente, grazie ai giovani protagonisti della storia.
Il gruppo della scuola secondaria di I° “Dante Alighieri”, di Marigliano e altre classi, hanno incentrato il loro podcast su un tema suggestivo: come sarà nel 2040 il nostro mondo senza camorra? Come sarà nel 2040 il nostro mondo con la camorra?
Nell’istituto comprensivo “G. Carducci Alighieri”, infine, la classe di seconda media, di Mariglianella, ha realizzato un podcast attraversando le immagini e i modi rappresentativi dei camorristi, usando come punto di innesto fantastico Il Paese dei Balocchi di Pinocchio. I camorristi sono stati allora descritti come asini con tatuaggi, sempre in compagnia del proprio motorino e di catene d’oro. In questo mondo il Paese dei Balocchi ha preso il sopravvento, un mondo bugiardo dove le regole sono solo a favore di chi commette atti illeciti.
A curare i laboratori in queste scuole è stata Teatringestazione, impresa di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione riconosciuta dal Ministero della Cultura. I podcast sono stati curati da Giovanni Passariello.
La Baracca dei Buffoni, invece, un progetto artistico, che valorizza, produce e distribuisce spettacoli di teatro e artisti di strada, ha svolto la propria attività laboratoriale nelle seguenti scuole campane: Istituto superiore Don Geremia Piscopo, Scuola media Ludovico Ariosto e Liceo Scientifico Giordano Bruno.
Testimone è stata sempre Beatrice Federico, mentre gli studenti si sono cimentati in esercizi di scrittura creativa propedeutici alla stesura di un racconto da trasformare in podcast.