Mondragone – L’ass. AMBC in una nota inviata alla nostra redazione dichiara: “La tradizione toscana vuole che i ladri di Pisa di giorno facessero finta di litigare e di notte andassero a rubare insieme. Una storiella che spesso in politica calza a pennello con l’atteggiamento che assumono maggioranza e opposizione e che ci è venuta alla mente di fronte ad una recente iniziativa.
Come si ricorderà, dopo i nostri interventi sull’abnorme massa di multe per infrazione del Codice della strada, multe che posizionano Mondragone al top in Italia e presumibilmente elevate mediante apparecchi autorizzati ma non omologati (https://giornalenews.it/ambc-nessuno-in-italia-guadagna-dalle-multe-piu-di-mondragone-ma-e-normale/), i Consiglieri comunali di minoranza Cennami, Marquez e Martucci avevano presentato una puntuale interpellanza per chiedere al Sindaco di far conoscere se fosse a conoscenza della non omologabilità degli apparecchi usati e le iniziative attivate sia nei confronti di chi ha comprato, installato e usato tali apparecchi per anni, sia per evitare che i cittadini continuassero illegittimamente ad essere vessati.
I tre Consiglieri comunali espressero anche rimostranze di fronte al mancato inserimento dell’interpellanza all’odg del Consiglio comunale convocato dopo la presentazione dell’interpellanza. E anche l’AMBC è intervenuta un paio di volte protestando contro un atteggiamento del presidente del Consiglio comune che contrasta con le norme statutarie e regolamentari e lede i diritti dei Consiglieri. L’ultima volta siamo intervenuti qualche giorno fa: https://www.casertanotizie.com/politica/2024/07/22/accendiamo-un-faro-sui-servizi-sociali-di-mondragone/.
Ma, incredibilmente e senza giustificazione alcuna, appuriamo che nella Conferenza dei Capigruppo di ieri 24 luglio, convocata in vista di una seduta consiliare da tenere il prossimo 30 luglio, assenti i Capigruppo Luigi Alberico, Marika Pero, Achille Cennami e Luisa Spatrisano, il Capogruppo Pasquale Marquez, in rappresentanza anche di tutti i firmatari dell’interpellanza (e quindi anche di Cennami e Martucci), ha chiesto che la stessa non fosse inserita all’odg del prossimo Consiglio comunale, bensì posticipata al successivo. Ovviamente la richiesta, anche se contrastante con le norme regolamentari attualmente vigenti, è stata accolta all’unanimità.
Siamo di fronte all’incomprensibile. Ma, avendo stima dell’azione amministrativa dei tre Consiglieri e non potendo affatto considerare la possibilità che Cennami, Marquez e Martucci stiano togliendo le castagne dal fuoco alla maggioranza, siamo convinti che ci sia una valida motivazione a supporto della richiesta di Marquez e che i tre Consiglieri sicuramente non tarderanno a renderla pubblica. Una motivazione che non può ridursi a qualche assenza. L’oggetto dell’interpellanza è troppo importante per essere trattato con leggerezza vacanziera, sarebbe offensivo per i cittadini, che hanno il diritto di sapere se le multe vengono elevate con apparecchi omologati e se, quindi, sono legittime o meno e hanno il sacrosanto diritto di saperlo subito e non “a babbo morto”.
Dopo i nostri interventi e al netto dell’interpellanza, un’Amministrazione che agisce con la massima trasparenza avrebbe già fornito pubblicamente tutte le risposte del caso, dichiarando se gli strumenti utilizzati per elevare le multe siano o meno omologati (non solo autorizzati), anche perché qualora non omologati, dopo la sentenza della Cassazione scatta qualche responsabilità d’omissione.
Perché tutto tace? Cosa non si può dire? E pensare che c’è stato un tempo in cui questi signori vaneggiavano addirittura di “Palazzo di vetro”.